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  • Cellino, arresti revocati: ma lui dice no

    Cellino, arresti revocati: ma lui dice no

    Rimane nel suo appartamento del centro sportivo di Assemini il presidente del Cagliari Massimo Cellino, rifiutando cosi' la revoca degli arresti domiciliari decisa oggi dal Gip Giampaolo Casula. Lo si apprende dalla pagina Facebook del capo ufficio stampa del club sardo. ''Cellino resta agli arresti domiciliari in attesa della decisione della Cassazione che domani si pronuncera' sulla validita' dell'ordine di custodia cautelare'', ha spiegato Ivan Paone.

    12.50 Sono tornati in libertà il presidente del Cagliari Massimo Cellino, il sindaco di Quartu Sant'Elena Mauro Contini e l'assessore ai Lavori pubblici Stefano Lilliu.

    Erano stati arrestati il 14 febbraio scorso nell'ambito delle indagini della procura di Cagliari per la trasformazione dello stadio Is ArenasDopo una decina di giorni trascorsi a Buoncammino, i tre avevano ottenuto gli arresti domiciliari. L'accusa a loro carico è difalso speculato.Il provvedimento di scarcerazione del Gip Giampaolo Casula è arrivato alla vigilia del ricorso in Cassazione dei legali del patron rossoblù e di Lilliu.

    Dopo una decina di giorni trascorsi a Buoncammino, il primo marzo i tre avevano ottenuto gli arresti domiciliari. Il presidente del Cagliari si era inizialmente opposto all'attenuazione della misura cautelare e aveva chiesto di restare in carcere. Era stato poi trasferito nella comunità "San Lorenzo" di Villamassargia. Il 9 marzo Cellino era stato accompagnato nel centro sportivo "Ercole Cellino" di Assemini. Da oggi è libero.

    Il sindaco di Quartu ha invece trascorso il periodo di detenzione ai domiciliari nella casa di famiglia. Proprio nei giorni scorsi lo sfogo della moglie Carla Casula: "Mio marito è stato descritto come un uomo disgustosamente potente. E' stato privato della sua dignità, del suo onore e della sua libertà".

    L'atto di accusa della donna è giunto dopo il "no" che lo stesso Gip aveva opposto all'istanza di revoca dei domiciliari formulata dagli avvocati Luigi Concas, Antonello Marotto, Mariano Delogu e Roberto Nati all'esito delle indagini difensive sulla costruzione dello stadio del Cagliari Calcio a Is Arenas. «Contrariamente alle affermazioni della difesa», era scritto sull'ordinanza, «le risultanze dell'indagine dimostrano una condotta del sindaco, personalmente e tramite l'assessore Lilliu, volta a incidere fortemente sull'intero procedimento di realizzazione delle opere nello stadio, anche attraverso l'utilizzo di risorse pubbliche». Quanto a Lilliu, davanti al gip «si era riservato di rispondere alle domande del magistrato, invece non si è mai sottoposto a interrogatorio per chiarire la sua posizione». Dura la reazione della difesa. «È evidente che si vogliono ottenere le dimissioni del sindaco di Quartu ma Contini non intende barattare la sua libertà. È significativo che, per giustificare le osservazioni degli arresti domiciliari, l'ordinanza non esiti a rappresentare, ingiustamente, il Comune di Quartu come un covo di potenziali delinquenti disponibili a dare una mano al sindaco per commettere reati. Una cosa è certa: dalle investigazioni difensive emerge la figura di un sindaco rispettoso dell'autonomia dei dirigenti del Comune; il gip ha espresso sul punto una diversa opinione, peraltro senza indicare specificamente, come sarebbe stato doveroso, le risultanze delle indagini sulle quali la stessa sarebbe fondata».

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