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  • Caos Novara: nessun rispetto per il Mondo del calcio

    Caos Novara: nessun rispetto per il Mondo del calcio

    • MaGu

     

    No, il Mondo non se lo meritava. Trattato come un fazzolettino usa e getta. Esonerato a 65 anni, senza il giusto rispetto dovuto a uno dei vecchi saggi del nostro calcio. Lui che ha sconfitto il cancro dopo mesi di lotta, a Novara è durato giusto 37 giorni. Il tempo di racimolare 5 punti in 6 partite. Un bottino magro, ma non certo per colpa del tecnico di Rivolta d'Adda. Anzi, proprio a Mondonico i tifosi piemontesi devono una delle vittorie più esaltanti della storia del club, l'1-0 a San Siro contro l'Inter. L'apoteosi del calcio by Emiliano: catenaccio e contropiede. Come ai vecchi tempi.
     
    Precisiamolo subito, Attilio Tesser è giustamente un'icona a Novara. Normale sia amato da ambiente e tifosi dopo la fantastica cavalcata dalla Lega Pro alla serie A. C'è da chiedersi allora perché la dirigenza l'abbia esonerato dopo la sconfitta di Palermo a fine gennaio. Forse si pensava che con un cambio di rotta una squadra con i valori tecnici del Novara attuale avrebbe potuto salvarsi? Follia pura.
     
    Si è puntato su Mondonico, ignorando la piazza che inneggiava a Tesser. Si è scomodato un allenatore che aveva appena vinto la sua partita più importante, fuori dal campo, con la scusa di un progetto e tante belle parole. Lo aveva detto lo stesso Mondo: "Ho detto sì al Novara perché sono gli unici a non aver indagato sulle mie condizioni di salute". Bel ringraziamento: allontanato dopo poco più di un mese.
     
    Si può anche retrocedere, caro Novara. Ma sarebbe stato meglio farlo con il dovuto rispetto per i propri dipendenti. Evitando a Mondonico un'umiliazione francamente immeritata. E a Tesser un via vai degno di un'agenzia interinale.
     

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