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Capello boccia la Serie A: 'Il campionato non è più competitivo'

Capello boccia la Serie A: 'Il campionato non è più competitivo'

E' un Fabio Capello tanto determinato quanto cinico quello che, dalle pagine della Gazzetta dello Sport analizza a tutto tondo il movimento calcistico europeo soffermandosi in particolare sulla serie A che dopo averlo lanciato e consacrato ora “non è più allettante".

FLOP BIANCONERO – In particolare, Capello ha evidenziato le motivazioni che hanno portato la Juventus, dominatrice in Italia all'eliminazione in Champions League nella tragica notte di Istanbul contro il Galatasaray: "il campionato italiano non è abbastanza competitivo, dunque non è allenante. D’altra parte guardi la classifica: la scorsa estate Roma, Napoli e Fiorentina, le sue prime inseguitrici, hanno venduto all’estero Lamela, Cavani e Jovetic, i loro elementi migliori. Poi li hanno sostituiti bene, ma intanto Conte e Marotta con Tevez e Llorente hanno aggiunto, mentre gli altri hanno appunto sostituito. Ora in Europa League la Juve non deve indennizzare nessuno se non se stessa per il flop in Champions. Però il fatto che la finale si giochi a Torino è uno stimolo forte".

IL RITORNO AL LIBERO – Una spiegazione può essere dettata dal ricorso alla difesa a tre, vero cambiamento tattico di tutto il campionato italiano. "Un cambiamo paradossalmente c'è stato, anche se è un ritorno al passato. Si gioca di nuovo col libero. Leggendo un’intervista a Paolo Cannavaro mi è venuta l’illuminazione. Diceva che fatica ad adattarsi alla difesa a quattro perché lì si deve andare in marcatura, mentre nella difesa a 'tre' succede meno. E in effetti il centrale delle difese a tre, maggioritarie in Serie A, di solito marca in seconda battuta. A differenza del vecchio libero questo gioca in linea con gli altri due, ma il compito è lo stesso. Un bene o un male? E’ un dato di fatto!"

MILAN IN COPPA - A inizio stagione aveva indicato Real Madrid, Barcellona, Bayern e Manchester City come favorite in Champions League, ma "Barcellona e City si affrontano adesso, negli ottavi. Oggi sostituirei comunque il City con il Chelsea". Capello non a caso non ha citato né il Milan, né l'Atletico Madrid: "L’Atletico parte favorito. E' una squadra compatta con diverse punte di qualità, pressa molto e concede poco, si chiude per poi ripartire come una molla. Può segnare in molti modi, perché Diego Costa e Villa sono attaccanti forti e la squadra in generale sa sfruttare le situazioni da palla inattiva. Il Milan si deve giocare al meglio entrambe le partite, consapevole che un semplice calo di attenzione potrebbe risultare letale. Però ha qualche arma da opporre. Se riesce a reggere il confronto di squadra, Kakà, Balotelli e io credo anche Pazzini possiedono la giocata in grado di far saltare il banco».

INTER TUTTO SU HERNANES – Chi le coppe non le ha fatte, invece è stata l'Inter, che però non è riuscita a portare avanti un percorso lineare in stagione. Capello "non getto la croce sulle spalle di Mazzarri. I cambi di proprietà in corsa costano sempre qualcosa, figuriamoci uno complicato come questo. Hernanes è una buona base sulla quale ricostruire, però il tecnico deve ottenere da lui la corsa che non lesina in nazionale. I brasiliani sono così: per la Seleçao accettano di faticare, per il club molto meno".

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