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Caro Moratti, Gasp merita fiducia: licenziarlo sarebbe un errore madornale

Caro Moratti, Gasp merita fiducia: licenziarlo sarebbe un errore madornale

 

di Xavier Jacobelli
 
 
Direttore www.quotidiano.net
 
A mano a mano che Inter-Roma si avvicina, il totoGasperini impazza che è un piacere. Le ipotesi sono variegate e alcune anche fantasiose, ma, vivaddio, è auspicabile che Massimo Moratti non partecipi a questo gioco al massacro di un tecnico serio e preparato qual è il successore di Leonardo.
 
Perchè qui sta il punto: non è possibile mettere in discussione il nuovo allenatore dopo tre, dicansi tre sconfitte nelle prime tre gare ufficiali. Sconfitte dolorose, è innegabile, ma che senso avrebbe cacciare Gasperini senza manco avergli concesso il tempo di lavorare e di lavorare in pace? Perchè delle due l'una: o non si credeva in Gasperini e quindi  non valeva la pena di ingaggiarlo o, se si crede in Gasperini, bisogna sostenerlo, non affossarlo.
 
Certo, l'ex rossoblù ha commesso alcuni errori, pagando un duro pedaggio al noviziato interista. Per esempio, squinternando la squadra a Palermo dove la disfatta è stata pesantea causa della sciaguarata difesa a tre nella quale i rosanero hanno affondato i colpi come il coltello nel burro. Poi, però, Gasperini è tornato sui propri passi: ha ripristinato la difesa a quattro, ha riportato Snijder nel ruolo di pertinenza. Il problema è un altro: la condizione atletica della squadra è precaria, quella psicologica inquietante. E' come se la macchina del tempo  fosse tornata a un anno fa, quando Benitez venne rigettato dallo spogliatoio che lo sopportò sino al mondiale per club prima di scaricarlo con l'avallo dela società.
 
Ecco, la società. Gasperini non può e non deve essere il parafulmine degli errori di mercato (lui voleva Palacio e gli hanno preso Zarate; ha chiesto Kucka, ma, se va bene, il ventiquattrenne centrocampista slovacco del Genoa arriverà in gennaio). Per non dire dell'incredibile errore commesso dal club a proposito di Forlan che non può giocare nella prima fase di Champions League.
 
La Roma è un banco di prova insidioso, sebbene pure Luis Henrique non possa essere definito inattaccabile. Comunque vada a finire domani sera, a Gasperini deve essere concesso il tempo necessario per fare il suo lavoro. E' il terzo allenatore a sedersi sulla panchina dell'Inter nell'arco di un anno. Va bene che di Mourinho ce n'è uno solo, ma il quarto sostituto adesso non serve.

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