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  • Carpimania: l'impresa dei veterani fa sperare ancora

    Carpimania: l'impresa dei veterani fa sperare ancora

    • Gabriele Pasca
    Nel corso di una settimana sono successe così tante cose che, forse, nemmeno nell’intero girone di andata. Di alcune, anzi, di buona parte di queste, abbiamo già parlato. Certo, mancavano alcune tasselli, anche importanti. Prendi, ad esempio, la lettera di un tifoso appoggiata sul parabrezza di Marco Borriello: un attestato di stima, sicuramente, ma che ha dato il la ad una pioggia di sassolini dalle scarpe del bomber partenopeo. Quel “P.S.: per la partita di domani non sono stato convocato”, oltre che un chiaro segnale di distacco dalla società, è sembrato un vero e proprio anatema sulla squadra di Castori, leggibile anche come un “domani non vincete”.

    Invece, ieri, ha vinto, contro tutti i pronostici, quel Carpi che abbiamo avuto modo di vedere, anzi, di gustare, nel campionato cadetto. Nove veterani e tre volti “nuovi”. Alla faccia di chi (compreso il sottoscritto) è sempre vittima di pensieri cupi. D’altronde, lo abbiamo ripetuto tutti, fino alla nausea forse, che non servono tanto gli ingressi a cinque stelle ma gli innesti con i guanti bianchi. Ecco perché una star come Borriello (che tanto ha dato e tanto, speriamo, continuerà a dare al Carpi) può rappresentare un ostacolo alla serenità dello spogliatoio. Comunque, la squadra messa in campo ieri ha dimostrato una foga forse mai vista in questa stagione, riuscendo addirittura a collezionare un’ottima occasione (quella di capitan Zaccaro) nei primi venti minuti di gioco. Per non parlare del gol di quel numero 19, che a molti non dirà nulla ma, guai, giustamente, a metterlo in dubbio di fronte ad un biancorosso doc. Pasciuti entra nella storia del calcio, con un record irripetibile nel vero senso della parole, perché la C2 non esiste più, non per altro. Ecco perché questa vittoria sa tanto di “classe operaia che va in paradiso”. Ecco perché a noi questa calcio piace, nonostante i punti, nonostante i Lotito, nonostante i diritti TV. Perché in paradiso ci vanno gli operai, squattrinati, senza idee ma con grande cuore. E chissenefrega (proprio così, tutto attaccato) se il cammino dura solo un anno. L’importante sarà non aver avuto rimpianti.

    Bando ai sentimentalismi, ora, a girone d’andata concluso, tocca ricominciare a sudare, rincontrando vecchie bestie nere già viste in precedenza. Metti la Sampdoria del Viperetta, ad esempio, che quel 23 agosto non esitò ad andare a segno per ben 5 volte contro un Carpi impaurito e che, ancora, si guardava intorno. Ora, qualcosa nella Samp è cambiata, a partire dal mister. È cambiato molto anche nel Carpi. Certo, se quella fame di vittoria tornerà a bussare ai ragazzi di Castori, magari, si potranno pareggiare i conti. Chissà…

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