Calciomercato.com

  • Carpimania: la Serie A passa da Modena

    Carpimania: la Serie A passa da Modena

    • Gabriele Pasca
    Questa volta a reti bianche, quella prima un gol per parte, insomma, cambiano i numeri ma il risultato resta invariato. Il pareggio sembra cosa ardua da riuscire a superare, per una squadre che, comunque, è molto più reattiva di quella vista nel girone di ritorno. A Bologna Castori ha deciso di fidarsi delle critiche da più parti mossegli e, per la prima volta, ha “rischiato” affidando il pallino del gioco alla coppia Verdi-Mancosu, più volte profetizzata dalla stampa ma, forse per troppe riserve del mister, mai vista schierata titolare. Purtroppo, in fin dei conti, non è servito a troppo: le occasioni più nitide le ha avute il Bologna e, ad esser proprio schietti, anche qualcosina da recriminare al direttore di gara, ma, finché regge il patto con Ulivieri, di questo non si può parlare.

    Comunque, tocca dirlo, senza voler insistere troppo ostinatamente su Castori, sfortuna e caparbietà l’hanno vinta ancora una volta, perché Verdi, già al 22’, ha dovuto lasciare il posto a Lasagna (causa infortunio muscolare del quale ancora non si conosce la gravità), e dal 69’ un ottimo Mancosu, forse uno dei migliori in campo, ha lasciato il testimone al meno sveglio e, per dirla con l’aggettivo preferito dal tecnico, meno “vivo” Mbakogu: indolente, con un approccio alla gara sempre sbagliato, troppo pretenzioso e poco utile, insomma, un voto sicuramente insufficiente, almeno due punti sotto il collega ex Bologna che era in campo prima di lui. Alla fine alla squadra manca proprio un finalizzatore, ed è anche abbastanza comico andare a cercarlo nelle fila difensive o nel comparto centrale: il Carpi non può fare affidamento su degli ottimi palleggiatori che siano in grado di costruire occasioni magistralmente servite sul piede della punta, e non perché il talento dei centrocampisti sia discutibile, ma perché il compito di una piccola al cospetto di una squadra più navigata è primariamente quello di difendere la porta. Il gol si cerca in ripartenza e l’attaccante non può permettersi di sbraitare contro i compagni “colpevoli” di servire palloni poco appetibili.

    Nonostante questo il Carpi continua a crederci, e fa bene: domenica prossima andrà in scena uno scontro diretto niente male. Contro il Frosinone, probabilmente, sarà l’ultima chiamata per una squadra che non si arrende ancora all’ineluttabilità del destino. Complice anche la serie negativa del Palermo, per cause poco imputabili all’ottimo tecnico Iachini (tocca dirlo), gli emiliani e i ciociari si contenderanno quel quartultimo posto (dal sapore di scudetto) fino all’ultima gara. Già da settimana prossima, ipotizzando la vittoria del Carpi e quella del Napoli, ospite in casa del Palermo, i ragazzi di Castori potrebbero portarsi a quota -2 dal quarto posto e, se per gli emiliani il cammino sarà relativamente in discesa, considerando che aspetterà il Verona, a Frosinone e Palermo andrà sicuramente peggio: i primi impegnati contro l’Empoli e i secondi contro la Fiorentina, entrambi fuori casa. Insomma, non solo speranza, anche la matematica ci dà qualche conforto.

    Altre Notizie