Colpo di scena nella vicenda dei cori razzisti durante l'amichevole Pro Patria - Milan. L'accusa, per i sei tifosi indagati dalla Procura di Busto Arsizio, è solo quella di ingiuria aggravata. Salta, invece, quella di istigazione all'odio razziale. Depositato martedì l'avviso di conclusione delle indagini da parte della Procura di Busto Arsizio, i sei tifosi indagati hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. Nei loro confronti non c'è più l'accusa più grave, quella di violazione dell'articolo 2 della Legge Mancino. In aula, nel processo per direttissima che inizierà il prossimo 21 febbraio, i supporter della Pro Patria, tra cui anche l'ex assessore leghista allo Sport e alle politiche giovanili di Corbetta, dovranno rispondere solo dell'accusa di ingiuria aggravata. Sono queste le conclusioni a cui sono arrivate le indagini coordinate dal pubblico ministero Mirko Monti.