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  • Rescissione Cassano:| Tutti i nodi della questione

    Rescissione Cassano:| Tutti i nodi della questione

    • M.O.

    In proposito si può osservare che la sanzione deve essere proporzionata all'entità dell'offesa. È questo un principio cardine dell'ordinamento penale che il diritto sportivo recepisce in pieno. E dunque la domanda è: Cassano ha gravemente violato gli obblighi aziendali, rifiutandosi di ritirare il premio a lui assegnato, insultando Garrone e di fatto ribellandosi a una direttiva che lo richiamava ai suoi doveri professionali al di fuori però della sua attività calcistica intesa in senso stretto? Se Cassano avesse disertato volontariamente gli allenamenti e le gare la risposta sarebbe pacifica: rescissione. Si è invece rifiutato, in forma oltrettutto sguaiata e plateale (la Sampdoria ha indicato 8 testimoni) di corrispondere a un impegno che comunque si ricollegava al suo lavoro di calciatore.

    Una querela per ingiurie (in sede civile e/o penale) da parte di Garrone contro Cassano (che non risulta sia finora stata presentata) potrebbe corroborare la tesi della gravità dell'offesa patita dal presidente blucerchiato. Eventuali precedenti condotte scorrette da parte di Cassano, se provate, rafforzerebbero ancora la tesi della gravità dell'offesa arrecata alla società e al suo massimo dirigente. È possibile, anzi probabile, che la Sampdoria abbia bloccato il pagamento dello stipendio al calciatore. Se la società ottenesse la risoluzione del contratto, come da sua richiesta, gli effetti sarebbero retroattivi, a far data dal giorno in cui è stato depositato il ricorso. In caso contrario dovrà restituire quanto trattenuto.

    Poteva la Sampdoria anticipare la sanzione, mettendo Cassano fuori squadra e impedendogli di prendere parte agli allenamenti e alle partite? Su questo punto la risposta è sì, la Sampdoria in base all'accordo collettivo (art. 11 comma 11) era autorizzata ad anticipare la sanzione, adottando 'misure urgenti e provvisorie'. In attesa del giudizio arbitrale che decreterà inappellabilmente la pena. La Sampdoria ha quindi legittimamente assunto un'iniziativa unilaterale, senza sottostare al controllo di un terzo. Una facoltà che potrebbe trasformarsi in un boomerang se il giudizio arbitrale dovesse respingere, o non accogliere in pieno, la richiesta di rescissione avanzata dalla Sampdoria. In quel caso Cassano sarebbe autorizzato a rivalersi in sede civile sulla società. Chiedendo un congruo risarcimento danni.

    (Il Secolo XIX)

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