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Cassano, 100 gol a Natale: cartoline per l'azzurro.
Antonio è a 92, può riprendersi la Nazionale. E Prandelli lo punge: "E' in forma, porte aperte. Ma quel 'soldatini' non l'ho capito...".

Cento per Natale: più una proiezione che altro ma - sicuro in quanto esaltante - anche un pensiero di FantAntonio. Non un pensiero fisso, ma certamente una «viacard» che potrebbe dargli la consacrazione nerazzurra e anche la Nazionale, terra per ora lontana.

10 gare alla sosta - Antonio Cassano è a 92 gol in A (6 col Bari, 39 con la Roma, 35 con la Samp, 7 col Milan, 5 con l'Inter): da domenica prossima a Natale (ultima gara il 22 dicembre) le partite saranno 10, e se il barese andrà avanti di questo passo (5 gol in 8 gare) o leggermente più spedito, ecco che la quota 100 reti in A potrebbe non essere imprendibile. Il fatto è che l'apertura per la maglia azzurra da parte del c.t. Prandelli pare non arrivare. E al numero 99 non resta che scalare montagne.

4 vinte su 5 con gol - Cento gol in A sarebbe un regalo di Natale straordinario. Per ora Antonio va e fa bene: al gruppo e a se stesso. A San Siro è sempre sceso in campo da titolare, e con sé porta un dato piuttosto interessante: a parte il k.o. contro la Roma (fu il suo primo gol in nerazzurro), quando Cassano segna l'Inter vince. Quattro su cinque insomma, che non è il cento per cento ma di grande media si tratta.

Porte aperte e scelte - Siamo solo ad inizio campionato, ma questo Cassano merita attenzioni. Cesare Prandelli - presente all'Università Luiss di Roma - lo loda sì, ma evidenziando la decisione su altre scelte. «La sua sorpresa per la mia mancata chiamata - dice il c.t. -? Non era una polemica. In questo momento abbiamo fatto scelte diverse, lui ha dato tanto per la Nazionale. Le porte non sono chiuse per nessuno. Faccio i complimenti ad Antonio: è in condizione fisica ottimale. Stesso discorso per Di Natale. Se andiamo al mondiale le porte non sono chiuse per nessuno. Anche Totti è in una forma straordinaria, coi suoi soliti colpi da campione». Vago, insomma. Vaghissimo.

Stoccata... militare - Il tutto fino alla stoccata circa quella battuta sui soldatini-Juve. «Meglio Soldatini o talentuosi - ecco la domanda su Antonio -? Credo che Cassano abbia voluto provare a giustificare il suo no per tre volte alla Juve. Soldatini non so che significa. Un giocatore deve avere doti non solo tecniche, ma anche la capacità di sopportare tanta pressione. Se un gruppo ha dei calciatori che, senza essere soldatini, va in una stessa direzione, allora può anche vincere». La traduzione è semplice, e di certo la montagna da scalare resta alta. Ma chissà, questo Cassano così disciplinato, piacevolmente inquadrato e decisivo potrebbe farcela anche stavolta.