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  • Cassano: 'Pogba, James Rodriguez e Balotelli sopravvalutati; alla Sampdoria per me il presidente è Romei'

    Cassano: 'Pogba, James Rodriguez e Balotelli sopravvalutati; alla Sampdoria per me il presidente è Romei'

    • Lorenzo Montaldo
    Antonio Cassano arriva come sempre a valanga. Potrà far discutere, dividere, ma le (rare) interviste dell'ex fantasista barese della Sampdoria non sono mai banali. E forniscono sempre parecchi spunti di discussione.

    Oggi Cassano è senza squadra. Si tiene in forma in palestra, ma a gennaio non ha accettato nessuna delle società che hanno bussato alla sua porta: "Si sono fatti avanti il Pescara con Zeman, il Palermo, il Crotone, l’Entella e ho chiacchierato anche col Verona: il suo presidente, Setti, si è fatto da solo come me, è una società perfetta" ha raccontato l'ex numero 99 a La Gazzetta Dello Sport. "Non rientrare è stata una mia scelta perché non mi sentivo pronto fisicamente e non potevo bruciarmi con un flop. Tra due mesi sarà tutto diverso"

    Per il futuro, dove si vede Cassano? "Mi stuzzicano Udinese, Bologna e Sassuolo. Anche giocare a Verona, in A, sarebbe bello: tifosi fantastici, in 25 mila allo stadio… In B ci andrei per fare qualcosa di storico come portare l’Entella di Gozzi in A, però mi auguro che ci arrivi già quest’anno. Oppure, in caso di promozione in B, tornerei volentieri a Parma: città bellissima".

    Inevitabile arrivare poi al capitolo Sampdoria. Una storia che non si è chiusa bene, dopo gli allenamenti con i giovani della Primavera con cui Cassano mantiene un ottimo rapporto: "Ho portato a cena i ragazzi la settimana scorsa. Mi hanno invitato ad andare sabato a Bogliasco per la partita col Trapani. Sono stato benissimo in quel gruppo, mi hanno ridato entusiasmo tornando indietro di quindici anni. Pedone è un grande allenatore e credo di aver trasmesso anche io qualcosa a loro. Per Ferrero e Romei potevo allenarmi ancora, ma qualcuno ha ritenuto che fossi ingombrante. Chi? Credo Giampaolo".

    Oggi cos'è la Sampdoria per Cassano? "Un capitolo chiuso. Ora provo solo indifferenza. Ma non posso avercela con Ferrero perché lui un giorno dice coppe e l’altro spade, e poi il vero presidente secondo me è l’avvocato Romei. Con lui ho litigato dopo il derby e l’avventura è finita. Sì. Della squadra sono rimasto in contatto solo con Fabio Micarelli, uno dei collaboratori di Giampaolo, e con il dottor Baldari. I tifosi? C’è una percentuale a cui sono antipatico.
    Io non ho né pensato né mai espresso giudizi negativi sulla tifoseria blucerchiata altrimenti non avrei fatto di tutto per tornare e forse ho sbagliato a farlo. Gli ex compagni? Mai sentito nessuno".

    "Un nuovo Cassano in Italia? No, Cassano è unico, un pezzo pregiato, raro. Tecnicamente mi rivedo in Insigne. I miei colpi li ha Schick: lo avevo capito subito. Siamo giocatori diversi, lui è più attaccante di me però è un fenomeno" continua Cassano, che poi lancia una pesante stilettata a tre protagonisti del nostro calcio: "I tre giocatori più sopravvalutati? Pogba, James Rodriguez e Balotelli. Pogba vale veramente 120 milioni? Per me no. Rodriguez 80? No. E allora Iniesta quanti ne valeva alla sua età? Balotelli? Voglio bene a Mario e in Francia sta facendo benino però sia lui sia Pogba hanno avuto una grande fortuna nella vita: sono gestiti da un manager bravissimo, Mino Raiola, che ha dato a entrambi opportunità incredibili".

    C'è però una 'Cassanata' che Fantantonio rimpiange più di ogni altra: "Le offese a Riccardo Garrone. Non me lo perdonerò mai. Prima della sua morte sono riuscito a chiedergli scusa. E questo mi ha rasserenato, però quello che ho fatto mi pesa ancora".

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