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  • Cataliotti: il fallimento del Parma si poteva evitare copiando le regole della Premier League

    Cataliotti: il fallimento del Parma si poteva evitare copiando le regole della Premier League

    Alla luce di quanto accaduto a Parma in questi giorni amari non solo per il Parma calcio, ma per tutto il calcio nazionale, Calciomercato.com ha chiesto all’Avv. e Agente Fifa Jean-Christophe Cataliotti, esperto di diritto calcistico e titolare dei corsi di Reggio Emilia per osservatori di calcio e agenti dei calciatori (per info si rimanda al sito www.footballworkshop.it) e autore del libro, con il Dott. Tommaso Fabretti, "Il Business nel pallone - Analisi dei modelli organizzativi e gestionali delle società di calcio" (Mursia Editore), di spiegare come sono, invece, tutelati in Inghilterra, nel campionato di Premier League, gli interessi delle società di calcio.

    Quanto è accaduto al Parma non può accadere in Premier League, i cui vertici hanno, infatti, varato nel febbraio 2013, in accordo con i club, alcune regole utili a tutelare gli interessi delle società stesse, puntando a favorirne la sostenibilità nel medio-lungo periodo. Alcune linee-guida basilari da rispettare secondo i principi di corretta gestione aziendale per puntare all’autofinanziamento e al conseguimento di sostanziosi profitti.

    Ecco le regole principali del c.d. Premier League Rule Book (il principale testo contenente le indicazioni gestionali e finanziarie a cui le società devono attenersi):

    Change of Control: si tratta della regolamentazione che viene attuata quando avviene il cambio di proprietà di un club (azione che in gergo tecnico viene indicata come “takeover”). Il nuovo proprietario ha l’obbligo di presentare adeguate garanzie in termini di risorse finanziarie ed effettive capacità manageriali, presentando un business plan atto a dimostrare la concreta possibilità di gestire correttamente il club sia nel breve (solitamente un anno dal suo insediamento) che nel medio-lungo termine (da cinque a dieci anni). I vertici di Premier League analizzano nei minimi dettagli la documentazione presentata, riservandosi la possibilità di respingere il cambio di proprietà nell’interesse di tutti i soggetti in gioco (lega, società avversarie e tifosi) e con l’obiettivo di mantenere una corretta e trasparente gestione dei club partecipanti al campionato;

    Owners and Director Test: regola che permette alla federazione di respingere proprietari, azionisti o dirigenti dei club implicati (nel presente o anche in passato) in guai con la legge ordinaria, soprattutto su tematiche finanziarie e su mancata osservanza dei principi di corretta gestione societaria (possibili casi di “mala gestio” di un’azienda);

    Financial Disclosure: regola che stabilisce l’obbligo per tutti i club che partecipano alla Premier League di fornire all’organo di controllo della lega la documentazione più eventuali informazioni supplementari richieste dall’apposita commissione giudicante;

    Human Resource Payment Reporting: regola che provvede ad uniformare il corretto pagamento degli stipendi dei tesserati dei club e dei relativi emolumenti fiscali;

    Ownership Transparency: regola che impone l’obbligo per tutti gli azionisti che detengono almeno il 10% delle quote societarie di fornire una dichiarazione pubblica sulla loro attività privata, al fine di migliorare la trasparenza sulla provenienza dei fondi iniettati nelle casse dei club.

    I vertici di Premier League si propongono per il futuro di studiare delle strategie concernenti l’attuazione di una forte politica relativa al salary cost management, annunciando la ferma volontà di porre un tetto massimo alle spese che i club possono permettersi per gli ingaggi dei calciatori. Una strada che, però, si annuncia piuttosto tortuosa.

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