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  • Cataniamania:| Ci vuole coraggio!
Cataniamania:| Ci vuole coraggio!

Cataniamania:| Ci vuole coraggio!

  • Antonio Costa

Ormai da troppe settimane si ripete che il Catania gioca bene, spesso meglio delle squadre avversarie che si trova davanti, ma non riesce a raccogliere i frutti di ciò che semina. E per i rossazzurri sono ben cinque le giornate di astinenza dalla vittoria, che corrispondono ad un mese e mezzo senza successi con tre pareggi rimediati in casa e due sconfitte subite lontano dal Massimino. Dopo i due successi ottenuti nelle prime quattro giornate, quindi, la marcia del gambero del Catania non sarà certo più disastrosa e preoccupante di quella di tante altre squadre che in questo pazzo campionato di serie A continuano a deludere e in classifica si trovano ancora alle spalle degli etnei, però adesso in casa rossazzurra si è accesa una spia. Quella spia che avverte il Catania del pericolo di una crisi di risultati che ha appesantito una classifica che, seppur sempre corta, fino a qualche giornata fa vedeva gli etnei navigare nelle zone medio-alte con pieno merito.

Certo, come spesso ripete Lo Monaco, a Catania non si è mica abituati a confondere la maglia rossazzurra con quella blaugrana del Barcellona e quindi non ci si può aspettare, almeno per il momento, che gli etnei lottino per le posizioni di vertice del campionato. Però, la netta consapevolezza che questa squadra e soprattutto questa rosa abbiano poco da invidiare ad almeno dieci o dodici squadre di serie A porta tutti a chiedersi cosa non funzioni realmente. C'è chi punta il dito sull'allenatore, ma questo accade sempre in qualsiasi piazza, chi attacca questo o quel giocatore, chi se la prende con la dirigenza e chi impreca contro la sfortuna... ma alla fine non si riesce mai a trovare un vero colpevole. E allora ci si rende conto che magari potrebbe solo dipendere dalla paura di diventare a tutti gli effetti quella squadra che tutti potrebbero temere, dentro e fuori dal Massimino, a maggior ragione dopo i grandi e storici risultati ottenuti più o meno con lo stesso organico nella passata stagione.

Forse ci vorrebbe solo un po' di coraggio in più, quindi, ma da parte di tutti. Magari dovrebbe averlo la società, che sa bene di avere operato benissimo in questi anni e che ormai può essere considerata una vera realtà del calcio italiano. Senza dubbio dovrebbe averlo il tecnico, Marco Giampaolo, tanto ammirato e decantato da tutti come uno degli allenatori più promettenti del calcio italiano, ma spesso criticato per non aver mai provato a schierare una squadra più offensiva, con Maxi Lopez e Antenucci in attacco insieme e sin dall'inizio. Ma il coraggio devono averlo senz'altro pure i giocatori, che non possono più permettersi di mettere in difficoltà i tanti avversari affrontati, per poi sgretolarsi al primo goal subìto.

Certamente dovrà averlo la difesa, anche con assenze pesanti come quelle di Spolli e Capuano, così come dovranno averlo Maxi Lopez e Antenucci, che non potranno più permettersi di incepparsi davanti ai portieri avversari per la paura di essere consacrati grandi bomber a tutti gli effetti, ognuno a modo proprio. E se la Sampdoria fa paura anche senza Cassano, bisogna comunque capire che non è una squadra poi così insuperabile e che per batterla bisogna pur sempre attaccarla senza alcun timore e con la certezza che si dovranno tirar fuori gli attributi!

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