E' stata fatta ogni tipo di analisi, si è cercata qualunque soluzione ma purtroppo per il Catania non è ancora cambiato nulla. Pure la partita contro il Milan è passata alla storia come l'ennesima sconfitta di questo campionato, anche se il match avrebbe potuto prendere una piega diversa pure stavolta. Non è stato così e dopo essere andati in vantaggio pian piano sono venuti fuori i vecchi problemi, che hanno permesso ai rossoneri di trovare la strada spianata verso il successo. Certo, si giocava contro il Milan e solo un folle poteva pensare di avere vita più facile grazie alla stagione negativa vissuta fin qui dalla sqadra di Allegri. Una spiegazione non c'è nemmeno stavolta e se ci si trovasse in un altro momento ci si direbbe senza problemi che non è contro i rossoneri che si devono vincere certe partite e che in fondo contro il Milan non si è mai vinto. 

In questa situazione però tutto diventa più difficile, perchè ogni sconfitta sembra avere le stesse sembianze anche quando non è così. Sono passate quattordici giornate e trovarsi da soli sul fondo della classifica fa talmente male che ormai non si prova nemmeno più dolore, ma si resta solo profondamente scioccati. I segnali sono critici ed è uno dei momenti più duri da quando il Catania è tornato in serie A. Eppure qualcosa di simile è successo non troppo tempo fa, ma gli ultimi anni sono stati talmente belli che sembra non sia mai accaduto. E allora il fatto che Domenica si giochi contro la Sampdoria di quel Mihajlovic che quattro anni fa di questi tempi riuscì a risollevare il Catania da una situazione praticamente identica aiuta a ricordarlo. 

Forse in un momento così però un pò di coraggio potrebbe venire proprio pensando a quella salvezza, che allora come adesso sembrava più difficile che mai da raggiungere. E' chiaro che attaccarsi ai dati del passato non può bastare in alcun modo, ma questo deve assolutamente servire a far capire a tutti che non è affatto finita qui e che qualunque risultato esca da Marassi si deve continuare a lottare più che mai. Sia chiaro, si deve andare a Genova per vincere malgrado i presupposti siano tutt'altro che idilliaci, ma in ogni caso è determinante capire che se qualcuno pensasse di mollare adesso commetterebbe solo una sciocchezza.