Dopo aver visto la partita di domenica scorsa contro il Napoli, viene da pensare che almeno in questa stagione per i tifosi rossazzurri restano ancora da vivere davvero poche emozioni. Più volte nel campionato in corso infatti il Catania si è reso protagonista di rimonte da ricordare, ma senza dubbio quella contro i partenopei è sembrata una delle imprese più difficili. Sì, perchè dopo essere andati sotto 2-0, al San Paolo, forse solo una tra Milan e Juventus avrebbe potuto ancora pensare di evitare la sconfitta. In secondo luogo poi, considerando l'erroraccio di Spolli sulla seconda rete dei padroni di casa, sarebbe stato lecito attendersi un crollo da parte dei rossazzurri, che invece proprio con il loro difensore hanno trovato la riscossa, mostrando un carattere non solo di gruppo che fino alla scorsa stagione non si era mai visto.

Il merito di tutto questo va attribuito a più fattori e a più persone, ma senza la tempra di Vincenzo Montella quasi certamente tante partite sarebbero andate in un altro modo. Nonostante le tante soddisfazioni già ottenute, però, la stagione non è affatto finita: anzi, se è possibile da adesso ne comincia una nuova. Mancano nove partite, infatti, tutte da vivere, tutte da gustare e con un sogno nel cassetto che fino a poche settimane fa per qualcuno poteva essere equiparato ad una bestemmia calcistica. Ovviamente il riferimento va all'Europa, ormai a portata di mano da un paio di giornate e probabilmente mai così vicina al Catania a meno di un quarto dalla fine del campionato di serie A. I banchi di prova, però, non finiscono mai e proprio domani arriverà l'esame di maturità più grosso. Da quando è in serie A, con questa dirigenza, il Catania è infatti riuscito a centrare risultati storici praticamente contro tutte le grandi, e l'unica tra queste mai battuta è proprio quel Milan che tra poche ore affronterà i rossazzurri sul campo del 'Massimino'.

Le considerazioni degli ultimi giorni hanno portato a pensare che miglior momento per affrontare i campioni d'Italia non poteva davvero esserci, ma guai a pensare che la squadra di Allegri avrà la testa solo al Barcellona e che gli eventuali comprimari che scenderanno in campo saranno meno competitivi. Il Catania deve giocare come sa, con la stessa determinazione vista per tutta la stagione. Montella sa bene che questa partita vuol dire tanto e lo sanno anche i suoi giocatori. Inutile nascondersi, perchè a prescindere dal distacco che separa il Catania da chi la precede la partita di domani può avere una valenza fondamentale nel finale di stagione della squadra rossazzurra. Testa al campo, dal primo al 95° dunque, con la consapevolezza che un'eventuale vittoria storica contro il Milan spianerebbe al Catania la scalata verso un piazzamento europeo, dando un pesante colpo psicologico a tutte le dirette concorrenti.