Il momento vissuto dal Catania resta a tutt'oggi di difficile interpretazione, soprattutto perchè gran parte della critica continua a ribadire che la qualità del gruppo allestito in estate non è assolutamente in discussione. Le cose non vanno per il verso giusto, questo è innegabile, ma la lettura di determinate situazioni che si verificano sul campo nel corso delle partite dei rossazzurri appare spesso indecifrabile. Il calcio è questo, hai un'ottima squadra ma a volte i risultati non arrivano e se ci si mette pure la sfortuna non è facile venirne fuori senza faticare. Un solo punto in cinque partite, con quel popò di rosa a disposizione, e chi avrebbe mai potuto aspettarselo? Le risposte non ci sono ancora e magari qualcosa si sarà anche sbagliata, forse, ma chi ama quei colori non se la sente proprio di puntare già il dito verso qualcuno, men che meno verso Maran, soprattutto dopo le tante gioie raccolte lo scorso anno

Lo abbiamo scritto e lo ribadiamo ancora una volta: è davvero troppo presto per sentirsi già sconfitti, è troppo presto per lanciare qualsiasi sentenza. Contro il Parma la difesa aveva funzionato, contro la Lazio è tornato a tratti quel Catania battagliero che abbiamo apprezzato fino a poco tempo fa. Poi sono arrivate le indecisioni dettate dalla paura di non riuscire ad invertire la rotta e anche all'Olimpico si è consumato l'ennesimo patatrac di questo primo scorcio di stagione. La classifica però dice che vincendo domenica i rossazzurri potrebbero già trovarsi fuori dalle ultime tre posizioni e se quel successo tanto agognato dovesse arrivare davvero contro il Chievo la storia di questo campionato potrebbe iniziare a prendere una strada diversa. Non sarebbe già in discesa, per carità, ma di sicuro la salita comincerebbe a farsi davvero meno ripida. 

E allora facciamo di tutto perchè si vada a conquistare questa benedetta prima vittoria. Siamo solo alla sesta giornata e, anche se il match contro il Chievo non può ritenersi in alcun modo un crocevia per la stagione, di sicuro questa partita avrà un valore molto importante per i segnali che può dare. Non guardiamo indietro, non ha senso. Pensiamo solo a Domenica, lo stadio dovrà essere una vera e propria bolgia e i tifosi rossazzurri sanno come renderlo tale. Questo è ciò che si può fare in un momento del genere per aiutare la squadra a superare l'ansia da risultato e tornare a credere nella sua reale forza. Il resto toccherà ai giocatori che andranno in campo, ma se domenica si manterrà attenzione ed intensità dal primo all'ultimo secondo, se lo si farà ancora una volta in 'dodici', difficilmente il Chievo avrà scampo!