Ormai da un paio di mesi, se non addirittura dall'inizio della stagione, molti celebrano i risultati conquistati dal Catania di Montella. Niente e nessuno potrà cambiare quanto di buono è stato fatto in questo campionato, nemmeno la sconfitta subita sabato scorso contro il Chievo, anche se resta sempre del rammarico per alcuni punti persi a causa di un po' di leggerezza. Di sicuro tra questi possono e devono essere conteggiati anche quelli persi a Verona dove, pur avendo subito tre goal senza raccogliere alcun punto, il Catania ha dato la netta impressione che con maggiore fortuna e oculatezza avrebbe potuto portare a casa addirittura la vittoria. Grande merito al Chievo, per carità, perché per segnare tre goal alla squadra rivelazione del campionato sfruttando tutte le occasioni a disposizione ci vogliono pur sempre gli attributi.

In ogni caso, però, tra girone d'andata e girone di ritorno, per il Catania ricorre una curiosa coincidenza: dopo aver superato brillantemente in entrambe le occasioni il ciclo terribile di cinque partite contro altrettante big, è arrivata la sconfitta contro i clivensi sia al 'Massimino' che al 'Bentegodi'. Se si tratta davvero di una coincidenza potrà dirlo solo il campo nelle prossime sette giornate, e di certo la squadra rossazzurra ha la maturità adatta per dimostrarlo. Di sicuro però un piccolo calo di tensione, anche per gli errori che si sono visti contro il Chievo sia all'andata che al ritorno, dev'esserci stato, e se si vuole davvero pensare di provare a lottare fino al termine della stagione per il raggiungimento di un piazzamento europeo questo non potrà più accadere. Nelle prossime due partite quindi bisognerà avere il solo obiettivo di fare sei punti, senza pensare che il Lecce viene dalla grande vittoria contro la Roma e arriverà al 'Massimino' affamato di punti-salvezza, o che il Cagliari potrebbe avere ancora bisogno di qualche punto per essere certo di restare in serie A anche nella prossima stagione.

Giocare in casa contro i salentini dev'essere la garanzia degli uomini di Montella, ma dev'esserlo anche il fatto di affrontare i sardi sul campo di Trieste senza i loro spettatori sugli spalti. Tutto questo dovrà aiutare i rossazzurri a ribadire la maggiore sicurezza psicologica, che deriva dal grande campionato disputato finora rispetto a Lecce e Cagliari. Non possono esservi scuse, quindi, e tutto l'ambiente rossazzurro lo sa bene. Per continuare a sognare l'Europa servono due vittorie in altrettante partite, altrimenti potremmo accontentarci dell'ennesima tranquilla salvezza e dell'ennesimo record di punti in serie A, che comunque non sono affatto da buttare. Ma un'altra occasione così, con la Roma e l'Inter che arrancano, quando capiterà di nuovo?