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  • Cellino applaude:| 'Il Cagliari farà sognare'

    Cellino applaude:| 'Il Cagliari farà sognare'

    'Assediato' nel suo ufficio di via La Plaia da amministratori pubblici (oggi c'è la presentazione del progetto del nuovo stadio che dovrebbe sorgere a Elmas), dirigenti, colleghi e questuanti vari, intorno all'ora di pranzo il presidente rossoblù, Massimo Cellino, ha trovato il tempo di chiamare Pierpaolo Bisoli e di fare con lui il punto della situazione dopo il pareggio per 0-0 (il terzo su quattro partite) con la Sampdoria.

    Presidente, che cosa vi siete detti?

    «Mi pare che stia chiedendo un po' troppo. Comunque, ho detto a Bisoli di assumersi il ruolo di essere razionale mentre io, se permette, penso e mi comporto da tifoso».

    In maniera, quindi, decisamente irrazionale.

    «Il fatto è che i tifosi del Cagliari hanno una grande voglia di vincere e di essere protagonisti. Io vorrei vincere sempre, compresa la partita con la Sampdoria».

    Quindi, è rimasto insoddisfatto del risultato?

    «No, tutt'altro. Mi sono detto che devo avere pazienza, che un grande campionato si costruisce pian piano. Il cammino è molto lungo e siamo solo all'inizio. Ho perciò detto a Bisoli di capire la piccola delusione provata dai tifosi, che si aspettavano - come l'avete definita? - una notte magica. L'allenatore deve essere razionale e, razionalmente, quello con la Sampdoria è un ottimo punto».

    Quindi, la fiducia sulle potenzialità della sua squadra è intatta?

    «Sì, la squadra è solida, organizzata e ben diretta. Saprà rispondere alle richieste del nostro pubblico, che vuole spettacolo, gol e vittorie. Diremo la nostra sino in fondo».

    Con queste parole, lei alimenta i sogni di gloria dei tifosi.

    «Noi siamo onorati di dover assecondare l'entusiasmo dei nostri sostenitori. La sentiamo come una missione, sappiamo di essere all'altezza e, perciò, non abbiamo paura di assumerci le nostre responsabilità».

    Progetto Europa, nuovo stadio, il Cagliari sembra all'alba di una nuova era.

    «È così. Mai come quest'anno siamo vicini al salto di qualità. Ma è lo sbocco di vent'anni di lavoro, non un piano campato in aria e nato per caso. Dopo tanto tempo, siamo al dunque. Del resto, avevo parlato in tempi non sospetti di stagione della svolta».

    Intanto, dietro l'angolo c'è la Juventus. Preoccupato?

    «E di che cosa? Ho piena fiducia nel Cagliari, saremo all'altezza dell'importanza della sfida». 

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