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  • Cesenamania:| La sconfitta peggiore
Cesenamania:| La sconfitta peggiore

Cesenamania:| La sconfitta peggiore

'Neanche venti minuti' esclamava venedo derubato un attimo dopo l'aver ricevuto una grossa somma in denaro, il personaggio di Fantozzi in una vecchia quanto storica pellicola. Più o meno il pensiero di Ficcadenti dev'essere stato lo stesso dopo 80 secondi di partita all'Olimpico, quando il Cesena andava sotto contro la Lazio, con la netta sensazione che la mini-striscia di risultati positivi sarebbe presto stata interrotta. Pensare che 8 punti in 4 gare avevano avuto un peso specifico notevole, portando il Cesena fuori dalla zona rossa, e infondendo nuova fiducia in un ambiente che rischiava seriamente di abituarsi alla sconfitta sistematica; verrebbe da aggiungere che i risultati hanno pure salvato la panchina dell'allenatore, ma Ficcadenti, in realtà, non è mai stato in discussione nella stanza dei bottoni.

La sconfitta dell'Olimpico, dicevamo, fa meno male del previsto grazie ai buoni risultati precedenti e alla scarsa vena di imprese da parte delle dirette concorrenti; sta di fatto, però, che contro la Lazio i bianconeri hanno offerto una delle prestazioni più incolore dell'intera stagione, con poco movimento, poca voglia, poca cattiveria, poca attenzione. E non è un caso che a decidere l'incontro sia stato Mauro Zarate, che l'ultima rete in serie A l'aveva segnata quando Ruby Rubacuori era ancora la nipote di Mubarak... Per carità, perdere in trasferta con la Lazio ci può stare, dispiace però aver perso una partita giocata malino dai padroni di casa (in ermergenza peraltro), quando nonostante le assenze di Giaccherini e Rosina i bianconeri potevano mostrare qualcosa di più.

La salvezza non passava da Roma, è vero, sarà molto più importante non commettere errori contro la ritrovata (?) Fiorentina di Mihajlovic, in attesa del match decisivo contro il Brescia; tuttavia, in un momento storico importante con due bianconeri in Nazionale come Parolo e Santon, è giusto sottolineare che prima del ragionevole orgoglio, prima degli applausi, prima di cercare celebrazioni e prendersi meriti, prima di ogni altra singola cosa, qui c'è da combattere e difendere un sogno di tutti; per questo guai a sottovalutare ogni battuta vuoto, per questo guai a non considerare motivo di preoccupazione la sconfitta dell'Olimpico, perché ogni sconfitta, a questo punto, è la peggiore della stagione.

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