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  • Cesenamania:| Ripartire da un buon punto

    Cesenamania:| Ripartire da un buon punto

    • Mattia Guidi

    Nel calcio, così come in ogni situazione della vita, riveste grande importanza l'approccio psicologico con il quale ci si pone quotidianamente davanti ai problemi; il teorema, per quanto semplicistico, è ancor più valido dopo tre sconfitte consecutive, che possono minare pericolosamente l'umore anche dei più incrollabili. In quest'ottica è importante sottolineare il peso specifico del pareggio strappato domenica scorsa dai bianconeri ai cugini del Parma, che forse non muoverà più di tanto una classifica che non era comunque disastrosa, ma che regala un po' di ossigeno, di serenità, e di consapevolezza dei propri mezzi. Parlavamo di approccio psicologico, ed in quest'ottica guai a non vedere il bicchiere mezzo pieno; cerchiamo dunque di dare una mano anche ai più pessimisti.

    Sono diverse le note positive che si possono estrapolare dal Cesena visto cinque giorni fa: per prima cosa, come detto, il risultato appunto, che serve comunque a raggiungere quota 8 in classifica, mantenendo i bianconeri a livello di galleggiamento; poi l'interruzione della serie negativa che stava iniziando a destare preoccupazioni anche nei più ottimisti. Altro aspetto importante è quello legato all'atteggiamento in campo, non più remissivo come visto ad Udine ma caratterizzato da maggior spigliatezza nella manovra offensiva; manovra che al contrario delle ultime uscite ha portato non solo alla rete di Bogdani (altro motivo per cui sorridere), ma anche a creare diversi pericoli alla porta avversaria. Parlando di pericoli non si può che fare un nome, quello di Fabio Caserta, inserito a metà ripresa nella posizione che era di Jimenez (che di positivo ci ha messo quasi soltanto il corner dell' 1-0), e capace di cambiare letteralmente volto alla squadra e al match, creando almeno 2-3 palle gol importanti. Il ritorno del centrocampista arrivato dall'Atalanta potrà rivelarsi molto importante, ma metterà Ficcadenti di fronte ad una scelta difficile a centrocampo: chi lasciare accomodare in panchina tra lui, Parolo, Appiah e Colucci?

    Marco Parolo è stato sin qui una delle sorprese più positive del Cesena, confermandosi sugli alti livelli della scorsa stagione di serie B quanto a capacità di rottura e di predisposizione offensiva, trovando anche la prima rete in A; Colucci può garantire esperienza, qualità nelle giocate e grande determinazione, senza considerare il fatto che non appena arrivato al ritiro estivo Ficcadenti ha consegnato proprio a lui la fascia di capitano. Gli indizi porterebbero ad Appiah, che non ha mai convinto del tutto, complice una forma fisica ancora approssimativa, ma che è palesemente un uomo su cui allenatore e dirigenza puntano fortissimo per spessore tecnico ed umano, rendendolo praticamente inamovibile dall'undici titolare. Quattro validi elementi per tre maglie, dunque: un problema che di certo toglierà qualche ora di sonno alla guida tecnica dei bianconeri. Ma di questi tempi avere problemi di abbondanza è già di per sé un altro piccolo motivo di moderato ottimismo.

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