Una telefonata allunga la vita. Era lo slogan di una delle prime pubblicità di nuova generazione, con un sorridente Massimo Lopez che evitava i fucili nemici puntati addosso grazie all'ultima chiamata. L'ultima chiamata pareva anche quella di mercoledì sera per Erjon Bogdani, nell'amichevole tra Cesena e Queen's Park Rangers: schierato in campo da Giampaolo nei 5' finali, la torre bianconera pareva destinata ad una delle ultime apparizioni in attesa di trovare una sistemazione alternativa. Dalla stessa fine del campionato, Bogdani era considerato 'l'uomo con la valigia', quello che senza alcun dubbio sarebbe stato sacrificato in nome del maggior tasso tecnico del nuovo Cesena. Poi accade che un'apparizione in campo, se mossa da grandi motivazioni e coadiuvata da sei allenamenti, può allungare davvero la vita, calcisticamente parlando.

Bogdani ha messo piede in campo al 40' della ripresa, e al primo pallone utile ha inventato un gol semplicemente stratosferico oltre che decisivo per mettere a referto una vittoria che, pur non contando nulla ufficialmente, fa comunque morale. La copertina dell'albanese, dunque, porta con sé in automatico una domanda: davvero il Cesena deve rinunciare a Bogdani? Si è parlato di tante trattative durante l'estate, e si è anche sentito spesso confermare che il giocatore voleva fortemente restare in bianconero; anche per questo, probabilmente, gli applausi del pubblico presente contro i Rangers profumavano di attestato di stima nei confronti dell'uomo e della sua determinazione. 

E' vero che il progetto di Giampaolo, che ha tutta la fiducia di società e tifosi, è quello di un Cesena più rapido e leggero davanti; tuttavia perchè non garantirsi un'alternativa più fisica, di buona qualità e pronta a lottare su ogni centimetro del campo? Perchè, in fin dei conti, Bogdani in Romagna si è fatto volere bene, per il suo modo di lavorare a testa bassa e per non aver mai preteso nulla; anzi, arrivato la scorsa estate tra lo scetticismo più totale, è stato capace di una delle sue migliori stagioni. Certo, un gol estivo non può essere la discriminante per la conferma di un calciatore, ma un buon suggerimento, quello sì.