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  • Cesenamania:| Tutti contro tutti

    Cesenamania:| Tutti contro tutti

    Dispiace parlare di calcio a Cesena di questi tempi... Dispiace perché parlando di calcio si parla di tutto fuorchè di pallone. E dispiace, soprattutto, sentir parlare di Cesena in toni poco simpatici. La durissima conferenza stampa tenuta lunedì scorso dal presidente Campedelli ha acceso, a prescindere dalle soggettive valutazioni del merito, riflettori tutt'altro che lusinghieri sui tifosi del cavalluccio. Senza scomodare istituzioni e colleghi, immediatamente solidali con il patron, è sufficiente un rapido sguardo sul web al riguardo, per scoprire come la stragrande maggioranza di chi naviga online punti il dito contro una città ingrata e contro tifosi per lo più simili a delinquenti. 

    Non è certo un'arringa difensiva, quella che vi apprestate a leggere, ma se la rete può offrire qualcosa di davvero unico, quella è la libera e corretta informazione, e a questo scopo si cercheranno di offrire le giuste basi per una valutazione d'insieme. I fatti dicono di una conferenza stampa infuocata di Campedelli nella giornata di lunedì: tolleranza zero verso episodi di violenza e minacce da parte di frange incivili di tifoseria; in caso contrario, vendita dei giocatori, successiva non iscrizione della squadra al prossimo campionato e consegna della stessa al sindaco a valore zero. Questo il succo delle parole del presidente. 

    Alla base di queste, che paventano scenari drammatici per lo sport cesenate, le cronache parlano di presunte intimidazioni rivolte direttamente a Campdelli stesso, e riportano poi un episodio, verificatosi presso il Cesena Store, negozio ufficiale del cavalluccio in pieno centro storico: qui si sarebbero presentati un uomo sui 35 anni con la propria compagna, cambiando la misura di una tuta; al termine della transazione, l'uomo avrebbe salutato la commessa sottolineando che in caso di mancata vittoria la domenica successiva e di mancato esonero dell'allenatore, era in fase di organizzazione da parte dei tifosi un assalto volto al danneggiamento dello Store stesso. 

    Una minaccia, dunque, da parte di un tifoso presentatosi con la compagna a volto scoperto, e riferita ad una commessa dello Store ufficiale bianconero: questo pare essere la causa scatenante la dura reazione della dirigenza. A quanto raccontato va aggiunto da un lato lo spiacevole episodio, accaduto nei giorni scorsi, dell'esplosione di un petardo proprio davanti al negozio di cui sopra, mentre dall'altro le crescenti tensioni per un presunto brutto episodio (dito medio alzato verso la curva bianconera) cui si sarebbe reso protagonista a Parma un membro dello staff tecnico di Ficcadenti.

    Quanto accaduto ha suscitato grande clamore, al punto da portare ad un comunicato ufficiale del tifo organizzato, molto duro con il presidente stesso, e ad uno da parte della comunità web di tifosi (cesenainbolgia.org), che se da un lato condannano episodi di violenza ed inciviltà, dall'altro chiedono a gran voce le scuse della società per i toni ritenuti ampiamente eccessivi; numerosi anche i singoli tifosi che hanno voluto far sentire viceversa il proprio appoggio alla dirigenza. Ognuno, dunque, è libero di farsi la propria idea dell'accaduto, ma non si dimentichi che tra veleni ed accuse il campionato prosegue: domenica al Manuzzi arriva il Chievo nell'ennesima partita decisiva per il Cesena... e questa volta forse sarebbe stato meglio concentrarsi tutti quanti soltanto sul campo.

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