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  • Cesenamania:| Undici Iaquinta!
Cesenamania:| Undici Iaquinta!

Cesenamania:| Undici Iaquinta!

Iniziamo da qui, dalla convinzione netta che con undici Iaquinta in campo il Cesena oggi navigherebbe serenamente a metà classifica, strizzando l'occhio alla zona decimo-tredicesimo posto. Data per assunta la premessa, andiamo a spiegarla. La prassi vuole che un neo arrivo in una squadra di calcio sia prima accolto all'interno del gruppo e successivamente inserito sempre più in profondità per condividerne i valori e la determinazione; l'esatto opposto - grazie al cielo aggiunge il sottoscritto - pare essere successo a Cesena per Vincenzo Iaquinta. Arrivato solo all'ultimo minuto del mercato di gennaio, e reduce da 10 mesi di inattività, Iaquinta è diventato in poche partite l'emblema (forse l'unico) della voglia, la grinta, la mentalità giusta per raggiungere gli obiettivi del cavalluccio.

Accolto tra lo scetticismo di molti, l'attaccante di proprietà della Juventus ha non solo fatto ricredere tutto il popolo bianconero, ma con il suo modo tutto corsa e carattere di stare in campo, ha evidenziato tanti perché sulla attuale semi-irreversibile situazione di classifica. Rispetto ai compagni, infatti, Vincenzo Iaquinta è semplicemente un'iradiddio; e con il massimo rispetto del valore tecnico del giocatore, la differenza tra lui e tanti altri compagni non dovrebbe essere sulla carta così netta. Per una volta, quindi, è il neo arrivato a dare l'esempio, ad incarnare lo spirito e la determinazione di una squadra che non ha mai iniziato davvero il proprio campionato, e che sembra impassibile davanti ad una sconfitta dopo l'altra.

'E' dotato ma non si applica', recita uno dei più gettonati sermoni dei professori ai genitori degli alunni svogliati; e questo Cesena sembra proprio essere quel genere di alunno: dotato nei piedi e nella testa, con qualche pecca specie in copertura, ma comunque attrezzato per portare a termine l'anno scolastico. Che succede allora? Succede che, come era a scuola, se non ci si applica nel modo giusto, se non ci si mette il massimo impegno per recuperare i mesi di eccessivo svago... non si supera l'anno.

Ma se la bocciatura per uno studente significava un pesante lavoretto estivo e il taglio della paghetta, la traduzione calcistica della similitudine colpisce soprattutto la società, che si troverà a fare i conti con la meno ricca serie B ed un micidiale processo di svalutazione del proprio parco giocatori sul mercato. Gli studenti, in questo caso, potranno invece consolarsi cambiando semplicemente classe... perché allora tirare fuori il proprio meglio per il Cesena quando nella peggiore delle ipotesi basterà cambiare aria e contratto tra pochi mesi? Beh, chiedetelo a Iaquinta...

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