Calciomercato.com

  • Cessione Roma:| E se... restasse la Sensi?

    Cessione Roma:| E se... restasse la Sensi?

    • V.N.

    La Roma di nuovo in mano ai Sensi? Una domanda che poche settimane fa avrebbe scatenato qualche risata. Oggi però il ritorno della famiglia che è stata per 17 anni a capo della società giallorossa sembra la via più percorribile. La due diligence inviata 11 giorni fa a chi aveva presentato un'offerta non vincolante per l'acquisto della Roma infatti ha messo in fuga tutti. Dal gruppo Aabar ad Angelucci e Longarini passando per fantomatici gruppi asiatici. Solo gli americani di Boston (un gruppo di investitori legati al mondo dello sport) hanno chiesto altri 10 giorni di tempo per studiare un dossier complesso e nebuloso, con bilanci in rosso e convergenze poco chiare. La Roma chiuderà comunque il 2010 nelle mani di Unicredit, che non vede l'ora di liberarsi della patata bollente. La banca di Piazza Cordusio infatti dovrebbe risolvere quattro grane entro gennaio.

    Stipendi arretrati. A novembre è stato pagato il mese di agosto, ma giocatori e parte dello staff devono ricevere tre mensilità arretrate. Se le buste paga non dovessero arrivare entro gennaio 2011, la Roma rischierebbe una penalizzazione (come successo al Bologna).

    Contratti in scadenza. I rinnovi più urgenti sono quelli di Mexes, Perrotta e Cassetti che, restassero così le cose, da gennaio potrebbero accordarsi con un'altra squadra a parametro zero. Da rivedere però sono anche i rinnovi di Vucinic (che vuole un aumento), Menez, Riise e De Rossi (tutti in scadenza nel 2012).

    Bilancio in rosso. Unicredit deve trovare 22 milioni per riportare a galla un bilancio chiuso in passivo. I soldi potrebbero arrivare da una cessione eccellente (in pole Vucinic).

    Ranieri. Il tecnico è in scadenza di contratto e ha già capito di avere pochissime chance di rimanere alla Roma. Per questo si sta guardando in giro, soprattutto all'estero.

    Viste le tante problematiche, l'intenzione di Unicredit è quella di affidare momentaneamente la gestione della parte sportiva a Gian Paolo Montali, ormai direttore generale della Roma. Nel frattempo l'Ad di Unicredit, Paolo Fiorentino, cercherà la soluzione migliore per la banca e per la Roma. Che potrebbe rispondere al nome della famiglia Sensi. Rosella in primis sarebbe ben lieta di rientrare in possesso dell'asset più amato, magari con un acquisto rateizzato. Americani permettendo.

    (Leggo - Edizione Roma)

    Altre Notizie