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  • Che fine ha fatto? Kutuzov, dal Milan di Ancelotti ai Diavoli Rossoneri di hockey

    Che fine ha fatto? Kutuzov, dal Milan di Ancelotti ai Diavoli Rossoneri di hockey

    Vitali Kutuzov non verrà di certo ricordato negli almanacchi del calcio come uno dei calciatori più forti di tutti i tempi, anche se per il suo paese, la Bielorussia, è stato sicuramente uno degli esponenti più importanti degli ultimi anni, assieme ad Aleksander Hleb: la curiosità che però lo contraddistinguerà in eterno è la duplice carriera sportiva, prima quella da calciatore, poi quelle da giocatore di hockey. Mica male, diventare professionista in due sport: tra l'altro mentre sul campo di pallone Kutuzov si dilettava a giocare da attaccante, seppur non dotato di una prolificità sotto rete degna di nota, nell'hockey su ghiaccio ha saputo reinventarsi portiere.

    AL MILAN PER CASO - Nato nel 1980, inizia a giocare a pallone sin da piccolo, militando a soli 15 anni nella terza divisione bielorussa, prima con l'MPKC 96 e poi con il RUOR Minsk. Nel 1997 il grande salto al BATE Borisov, assieme alla Dinamo Minsk la società più importante di Bielorussia, con 11 titoli conquistati dal 1996, dopo la rifondazione del club in seguito allo scioglimento dell'URSS. In cinque anni Kutuzov diventa parte della storia del BATE, segnando 55 reti in 99 presenze. L'appuntamento con il grande calcio lo coglie una notte del 2001, quando in occasione di un match di Coppa Uefa contro il Milan disputa un grande incontro, attirando l'attenzione del club rossonero, che lo acquista senza pensarci sopra. Era il periodo nel quale alle squadre di Milano piaceva particolarmente acquistare i calciatori che si mettevano in mostra da avversari, magari senza verificarne l'effettivo valore: tant'è che Kutuzov a Milano ci rimane solo il tempo di una visita in piazza Duomo, disputando solo 2 partite, a causa di un'eccessiva concorrenza nel reparto offensivo, che contava su gente come Shevchenko, Inzaghi, Josè Mari, Javi Moreno e Marco Simone. I primi due fenomeni, gli altri no, ma comunque più avvezzi al clima di San Siro e più abituati a prendersi certe responsabilità.

    RINASCITA CON ZEMAN - Dopo un breve e non redditizio prestito allo Sporting Lisbona in Portogallo, Zdenek Zeman decide di dargli fiducia e di riportarlo in Italia, in Serie B all'Avellino: nonostante la retrocessione della squadra irpina in Serie C1 a fine anno, Kutuzov gioca un ran campionato, realizzando 15 reti in 42 partite. La Sampdoria lo nota e lo riporta in A: a Genova il bielorusso disputa due buone stagioni, non segnando molto ma venendo spesso impiegato come jolly offensivo, disputando 67 presenze e segnando 7 reti. Nel 2006 viene ceduto al Parma, nell'ambito dell'affare che porta in blucerchiato Emiliano Bonazzoli: purtroppo per lui però in Emilia non riesce a ripetere le gesta campane, scendendo raramente in campo e perdendo il peso forma. 

    TRA PISA E BARI, POI LA SQUALIFICA - Per rilanciarsi, nell'estate del 2007 firma per il Pisa, in Serie B, dove segna 10 reti, realizzando la sua seconda migliore prestazione da quando è in Italia. La stagione seguente firma con il Bari e finalmente il 23 agosto 2009 fa il suo ritorno in Serie A con il Bari al Meazza contro l'Inter, realizzando il gol del pareggio. Sembra poter essere l'inizio di una nuova fase della carriera di Kutuzov, è invece l'inizio della fine, per quanto concerne il calcio: infatti prima un infortunio, poi il deferimento e la squalifica per illecito sportivo dalla Procura Federale FIGC, nell’ambito dell’inchiesta calcioscommesse che lo vide coinvolto in alcune partite truccate, lo fanno uscire dal calcio che conta. Già, dal calcio, ma non dallo sport...

    CAMBIO DI SPORT - Infatti la carriera sportiva di Kutuzov non è affatto terminata: è ripartito da Sesto San Giovanni, dall'hockey su ghiaccio e dai Diavoli Rossoneri, ma soprattutto dal ruolo di portiere. Un capovolgimento totale di una vita condotta sempre per lo sport, a 360 gradi. Perchè a volte bisogna sapersi anche reinventare, e Kutuzov lo ha fatto alla perfezione.

    Alessandro Di Gioia
    @AleDigio89

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