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  • Che fine ha fatto? Il cobra Asprilla

    Che fine ha fatto? Il cobra Asprilla

    • Alessandro Di Gioia
    Una vita a 100 all'ora, quella del protagonista di oggi della nostra consueta rubrica "Che fine ha fatto?": calciatore dotato di grande velocità, senso del gol da cobra e caratterizzato da un modo di vivere selvaggio. Chi è costui? Nientepopò di meno che Faustino Hernan Asprilla Hinestroza, per gli amici Tino, attaccante colombiano classe 69' (non poteva essere altrimenti!) che contribuì a fare grande il Parma dei primi anni novanta.

    IL CASTIGA-CAPELLO - Esordisce in Colombia, nell'Escuela Carlos Sarmiento Lora, che lo cede al Cúcuta Deportivo: 17 reti in 36 partite gli valgono la chiamata dal club che in quel periodo domina la scena colombiana, l'Atlético Nacional de Medellin, dove Asprilla gioca per tre anni, fino al 1992, nei quali mette a referto 75 partite e 35 reti. Il calcio europeo non rimane insensibile al fascino di questo bomber che sembra un diamante solo da sgrezzare: a spuntarla è inaspettatamente il Parma, che lo rileva dal Nacional. Era il Parma dei miracoli, allenato da Nevio Scala, che dopo appena due anni di Serie A aveva già messo in bacheca una Coppa Italia. Durante la prima stagione Tino deve ambientarsi al nuovo calcio e al nuovo paese: segna comunque 7 reti, di cui un gol storico su punizione, al Milan a San Siro il 21 marzo 1993, rete che interrompe l'incredibile record di 58 risultati utili consecutivi dell'armata di Capello.

    CHE COPP(I)A CON MELLI! - Da seconda punta, al fianco di Alessandro Melli, conquista la Coppa delle Coppe nel 1993, trionfo europeo storico per il Parma. Da ricordare soprattutto la stupenda prestazione disputata al Vicente Calderon di Madrid, contro l'Atletico, nella quale Asprilla mette a segno una doppietta: partita disputata dopo un controverso fatto avvenuto nel suo ranch di Tulua, in Colombia. Tino tona infatti con un braccio fasciato, affermando di essersi tagliato con una bottiglia mentre era in piscina, ma probabilmente si era procurato i tagli sfasciando il finestrino di un autobus che gli aveva tagliato la strada. Il bilancio a Parma è di quelli da incorniciare: alla fine dell'anno solare 1995, quando decide di partire, ha totalizzato 84 presenze e 25 gol in campionato, 24 presenze e 9 gol nelle coppe europee. Il palmares è da sogno, considerata la realtà: tre trofei conquistati, una Coppa delle Coppe, una Coppa UEFA e una Supercoppa Europea.

    TRISTEZZA D'ALBIONE - Nel febbraio del 1996 il Newcastle inizia la trattativa con il Parma per l'acquisto di Asprilla: all'inzio Tino non passa le visite mediche ufficialmente per "motivi fisici", ma in seguito si scopre che era risultato positivo alla cocaina ai test antidoping. Il Parma non ci sta e si accinge a fare causa ai Magpies: gli inglesi sono così costretti a prendere Asprilla per 17 miliardi di lire. L'esperienza di Asprilla in Inghilterra non fu però felice: nonostante un contratto quadriennale per un compenso di 3 miliardi di lire a stagione, in due anni mette a segno solamente 8 reti in 37 presenze, anche se il Newcastle arriva per due volte al secondo posto dietro al Manchester United (nella prima stagione i Magpies erano stati addirittura a più 12 sui Red Devils).

    RITORNO A PARMA E LA FINE: QUANTE BIZZARRIE! - Nel 1998 fa di nuovo ritorno al Parma, ma i livelli raggiunti anni prima sono ormai un ricordo. Influisce moltissimo lo stile di vita condotto dal colombiano, colmo di bizzarrie, come ad esempio l'acquisto di cento rubinetti o il fermo della polizia perchè trovato con due pistole in auto, scherzetto che gli valse 7 mesi di condanna con la condizionale. Inoltre tentò di avere una relazione extraconiugale con una pornostar, relazione poi resa pubblica, posò nudo per una rivista colombiana dopo aver rifiutato la parte di protagonista in un film porno e in Colombia venne arrestato per aver sparato con una mitragliatrice contro le forze di sicurezza e contro i compagni, per incitarli a "dare tutto sul campo". Gli ultimi anni di carriera sono un peregrinare per il Sudamerica: gioca prima in Brasile, poi Messico, Colombia, Cile e infine Argentina. Il 6 giugno 2009 dà ufficialmente l'addio a calcio (anche se non giocava più già dal 2004), presentandosi allo stadio di Medellin in frac e limousine.

    TINO OGGI - Oggi l'ex Parma ha 44 anni, si occupa di scuole calcio per bambini nel suo Paese e sogna di entrare in politica. Impossibile chiudere senza citare la fama di latin-lover di Asprilla: tra le sue fiamme ai tempi del Parma anche la sexy star Petra Scharbach per la quale si dice abbia lasciato la moglie. Spregiudicato e sicuro di sé Asprilla si è anche più volte divertito a posare senza veli, l'ultima volta per una rivista colombiana per soli uomini con una foglia di fico a coprire le nudità: d'altronde, come dice Buffon, cobra non era un soprannome solo calcistico.
     

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