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  • Chelsea, Conte: 'Fare l'allenatore? Se non hai il controllo totale sei morto'

    Chelsea, Conte: 'Fare l'allenatore? Se non hai il controllo totale sei morto'

    Pugno duro in spogliatoio: Antonio Conte si è conquistato la nomea di sergente d'acciaio per il suo modo di gestire il gruppo e lui stesso non smentisce, anzi. Nell'intervista concessa al Times il tecnico del Chelsea spiega la sua filosofia: "È logico che quando c'è da essere duri, bisogna esserlo. Se vuoi un'identità, occorre che i tuoi giocatori facciano propria la tua idea. Altrimenti è molto difficile dare un'identità alla squadra e chiedere al numero 10 di tenere la sua posizione e non di girovagare così per il campo. L'allenatore impazzisce, è vero. Deve avere il totale controllo dello spogliatoio, altrimenti è anarchia. Sì, anarchia. Quando facevo il calciatore, Lippi, Trapattoni, Ancelotti, Sacchi, tutti i miei allenatori avevano questo controllo totale. Altrimenti sei pronto a morire. Se questo non succede, ti stai preparando alla morte. Se perdi il controllo ti cacciano dopo uno o due mesi. Se sei fortunato, tre mesi. Ora la situazione è cambiata. È più difficile: quando giocavo io, la società aveva più potere. È giusto avere lo stesso comportamento con tutti i calciatori e non fare le differenze tra giovani e vecchi. Se qualcuno sbaglia, devi farlo notare e aiutare il calciatore a migliorare in modo che non sbagli in futuro. Se sono duro solo con i giovani, non è il modo giusto per ottenere il rispetto dello spogliatoio. I giocatori sono tutti sullo stesso livello e anzi, io chiedo di più ai vecchi, hanno più esperienza per insegnare ai giovani qual è il comportamento giusto. Ma quando sei un calciatore, è normale essere egoista. Io lo ero, si pensa solo a se stessi".

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