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  • Chelsea, Zouma: 'Il recupero merito del mio curioso soprannome. Conte? Pensa, dorme e mangia calcio'

    Chelsea, Zouma: 'Il recupero merito del mio curioso soprannome. Conte? Pensa, dorme e mangia calcio'

    Kurt Happy Zouma, è questo il nome del 'nuovo' centrale a disposizione di Conte. Nuovo si fa per dire, perchè il francese non è un acquisto del mercato invernale, ma il suo rientro vale forse più di un'operazione di Roman Abramovič. È passato un anno esatto da quella maledetta partita con lo United, da quel grave infortunio ai legamenti del ginocchio destro che l'ha costretto ad uno stop di 9 mesi. Poi il recupero, la fisioterapia e finalmente il campo: prima l'FA CUP e poi 2' minuti contro l'Arsenal, pochi ma simbolici e soprattutto significativi. Zouma ha raccontato tutto questo in un'intervista al Mirror, attribuendo molti meriti al suo nome, decisamente curioso: "È vero, Happy, non è solo un soprannome, è proprio il mio secondo nome, è stato mio padre. Io lo ringrazio, perchè è così, sono un personaggio felice. Rido in ogni momento, ovunque, a volte anche per niente. È il mio personaggio. È stata la mia forza, quando si sta mentalmente bene, il recupero è migliore e più rapido: questa è la mia filosofia. Se si è tristi mentre si lotta si cade, io invece continuo a ridere. Sono giovane e ho davanti tutta la vita, sono un calciatore, quindi vado avanti con il sorriso".

    CONTE - Zouma ha parlato anche di Conte: una conoscenza avvenuta per caso, un legame immediato e un personaggio totalizzante: "Ero molto contento quando ho saputo della convocazione per il tour in America. Non conoscevo Conte, e lui non conosceva me, mi aveva visto in TV forse un paio di volte. Poi mi ha detto che si fidava di me, quelle parole hanno fatto la differenza. Lui pensa, dorme e mangia calcio. Tutto ruota attorno al calcio con lui. È appassionatissimo, e vuole trasmettere questo amore per il gioco anche a noi. Tra video e tattica, impariamo veramente tanto, lo stile italiano è perfetto per i difensori, questo è il suo mantra: 'Non puoi essere lì, tu devi essere lì, perchè se non ci sei e la palla ti supera sei morto, quindi anticipa!'".

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