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  • Chievo: 'Se dai tutto nessuno è imbattibile'
Chievo: 'Se dai tutto nessuno è imbattibile'

Chievo: 'Se dai tutto nessuno è imbattibile'

Miracolo a Torino. Accade ancora una volta. Ma è ancora più bello danzare oggi sulle emozioni nel nuovo teatro del calcio bianconero. Il Chievo si regala una notte da gran galà. Soffre il giusto. E porta a casa la certezza di essere, una volta di più, squadra vera. C'aveva sperato anche Mimmo Di Carlo. I suoi precedenti contro Antonio Conte erano di buon auspicio. Mai una sconfitta. Solo segni 'ics'. Serviva, allora, una grande prestazione per anestetizzare la Juve, muovere la classifica, regalarsi una storia da raccontare finita la notte e ritrovato il sole. Di Carlo ha ballato come sempre. Il suo ballo, la sua partita. I campioni li studi, li analizzi, provi pure a bloccarli. Ci metti una buona dose di intuito, di conoscenza. E ti affidi anche a Madama Fortuna. Che contro la Signora in bianconero serve a priori. Mimmo non è mai finito fuori scena. Ha sparato urlacci, ha agitato le braccia come sempre. Cercando, però, di non farsi trascinare d'impeto dentro alla partita. Di Carlo, il Chievo esce a testa alta. Felice e contento. «Dovevamo essere compatti, non abbassare la guardia. Volevo una squadra propositiva, in grado di non concedere nulla alla Juve. Se sbagli qualcosa rischi di essere punito al primo errore. Dovevamo essere perfetti. E mi è piaciuto l'atteggiamento avuto fin da subito dalla squadra». È una conferma. Il Chievo blocca la Juve. Proprio come all'andata «Stiamo bene, abbiamo dato continuità al nostro felice momento. Sapete benissimo quanto sia importante per noi muovere la classifica. Vogliamo la salvezza. E oggi è un po' più vicina». Pare che abbiate trovato la giusta chimica di gioco «Non possiamo vivere di improvvisazione. Tutti sanno di dover mettersi al servizio della causa. Chi non lotta è fuori. Partite come queste non si preparano da sole. Serve sacrificio. E solo attraverso il lavoro si riesce a raccogliere qualcosa di importante. Ci siamo riusciti proprio perché i ragazzi hanno saputo applicarsi con lucidità fino al termine dell'incontro». Il Chievo sembra essere sempre di più specchio del suo allenatore «Come la Juve lo è di Conte. Una squadra che corre, che ha mentalità da provinciale, che cerca di venirti a prendere, che non ti dà mai tregua. Sapevamo tutto. Ci siamo preparati alla battaglia. E i risultati del campo ci hanno dato ragione». Ancor una volta la tradizione è stata confermata. Con- te quando trova Di Carlo non riesce proprio a strappa- re sorrisi «Ha vinto lo spirito Chievo, il merito è tutto dei ragazzi. Sanno cosa fare. Sanno come difendere. Sanno, però, che non devono mai rinunciare a ripartire e osare. Il giusto. Con intelligenza». Sorrentino è stato miracoloso. Ancora una volta decisivo per tenere vivo il sogno di una notte perfetta. «Stefano ci ha tenuto in partita. Ma anche Buffon si è rivelato importante per la Juve, segno che non abbiamo rinunciato mai a fare la nostra partita». Vale la pena, adesso, fermarsi un attimo e gustarsi questa notte di grande soddisfazione «Non lo possiamo fare. Non ce lo consente il calendario. Certo, la soddisfazione resta. Ma dobbiamo già voltare pagina e pensare al prossimo impegno di campionato. Venerdì c'è l'Inter, altra grandissima squadra. È il nostro destino non fermarci mai. Sarà così fino a quando non avremo in mano la certezza di essere salvi. Il nostro viaggio non è ancora concluso e vogliamo chiudere nel miglior modo possibile». Ultime impressioni? «Eravamo venuti a Torino per giocarcela fino in fondo. Nessuno è imbattibile. E ancora una volta ci siamo resi conto che quando hai fame e dai tutto te stesso per la squadra, poi magari vieni ripagato».

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