Accomodatevi. Silenzio. Aspettiamo che il brusìo sia finito. Bene, tutto è pronto, la lezione può cominciare. Tema del giorno: come ti sorprendo l'avversario. Relatore: Stefano Pioli. Va detto subito che il Chievo contro il Napoli ha giocato di cuore, di testa, di muscoli. Ma anche di tattica. E mai come in questo caso la vittoria va divisa equamente tra giocatori e tecnico. Perché il professor Pioli si è inventato il 5-3-2 anti Napoli. Modulo mai visto prima, e scelto proprio per l'occasione.

L'idea era quella di contenere la grande intensità partenopea, e ripartire. La scelta si è rivelata azzeccata. Perché Pioli ha piazzato tre nibelunghi in mezzo alla difesa (Mandelli, Andreolli e Mantovani), affidando le corsie a due terzini dalla vocazione offensiva come Jokic e Sardo. In mezzo al campo qualità, intensità, e riconosciute capacità 'piallatorie'. Garantisce per tutti Luca Rigoni detto il 'cimbro'. Ragazzo generoso ed impavido. Il resto lo hanno fatto Pellissier e Moscardelli. E il miracolo è avvenuto.

Pioli ha vinto la sfida a scacchi con Mazzarri, proponendo sul campo una versione nuova del suo Chievo. Cameleontico ma fedele alla solita filosofia del 'mordi e attacca'. E per il tecnico emiliano si parla già di interessi importanti da parte dei club di blasone del torneo italiano. Professor Pioli, l'hai combinata grossa...