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  • Chievomania: è già spareggio con l'Empoli

    Chievomania: è già spareggio con l'Empoli

    • Federico Vaccari
    Dopo la gara interna con il Parma serviva una svolta collettiva, un Chievo meno svagato e più continuo. Ma d’altronde con un calendario così complicato - ultima in ordine di tempo la trasferta di Marassi - mica era facile trovare la quadratura del cerchio. Soprattutto se hai una rosa completamente da allestire, soprattutto se il rischio per Corini diventava, all’indomani della sconfitta contro la Sampdoria, troppo arduo e complicato per pensare bastasse giocar bene un tempo per portare a casa le partite.

    Dopo il terzo KO in quattro partite, viene da pensare che la trasferta di Napoli sia stata davvero una manna dal cielo in questo bizzarro inizio di stagione per il Chievo. E la gara di domenica prossima contro l’Empoli ha già l’aria di essere decisiva per un primo giudizio complessivo di questo inizio di torneo.

    La verità è che più della sconfitta contro la Sampdoria, peraltro in equilibrio per almeno un tempo, pesino troppo quei dodici minuti di amnesia nella gara di domenica scorsa contro Cassano e compagni. Ma allora, cosa succede? Corini a Genova ha mischiato di nuovo le carte, rinforzando la linea difensiva (ieri colpita a freddo due volte da Gastaldello e Romagnoli), alzando gli esterni e capitalizzando con Maxi Lopez e Paloschi, tutti assieme per una volta. La coppia d’attacco fortifica l’opportunità messa in atto da Corini, per buon’anima di tifosi e cronisti che li volevano assieme a gran voce. I due svariano destra e sinistra e cercano anche la porta, aiutano gli inserimenti di Hetemaj e Cofie, lottatori di centrocampo ma che alla fine risulteranno essere poco più che impalpabili. Nella linea di centrocampo Corini attua poche altre novità, se non per l’esclusione preannunciata di Mangani con un Radovanovic che non è purtroppo Rigoni. Ed è qui la chiave: il Chievo, la qualità da vendere ce l’ha ma se poi non vengono messe in risalto da chi sa costruire gioco, difficilmente le riesce a trasformare in arma vincente. Inoltre, la sensazione è che molte delle soluzioni che Corini possiede in panchina – ieri si sono rivisti Birsa e Botta, oltre a un Pellissier a mezzo servizio – devono ancora avere una reale collocazione in campo. A Corini il compito di metterle in pratica.

    Aspettando che anche a livello difensivo il Chievo possa dare maggior sicurezza. Ieri positivo esordio di Zukanovic, rimasto in campo per tutti i novanta minuti, così come quello di Gamberini. Un Chievo che contro l’Empoli si giocherà tutto e a cui non sarà concessa alcuna scusante. La qualità per salvarsi a questo Chievo non manca, ma il Chievo – ancora ad intermittenza – deve ancora trovare i numeri. Quei numeri che per un attimo Maxi Lopez prima, e Paloschi poi, hanno solo fatto assaggiare grazie alle loro reti, ma serve molto di più. Basterà?
     

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