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Chievomania: il dado è tratto

Chievomania: il dado è tratto

Doveva essere Giuseppe Sannino. Il Chievo ha aspettato. Sartori ha tenuto la porta aperte anche ad altre possibili soluzioni. Parlando con Alessandro Calori e Carmine Gautieri, ma tenendo sempre Sannino in testa ai suoi pensieri. Del resto, era lui l'uomo per la nuova rifondazione. Aziendalista? Beh, questo lo vedremo più avanti. Di sicuro il Chievo lo ha voluto fortemente. Perchè pare, in attesa di comunicazioni ufficiali, che abbia preparato un contratto biennale per l'allenatore. Cosa mai successa negli ultimi anni da queste parti.

L'inghippo era rappresentato dal contratto di Sannino, legato al Palermo sino al 30 giugno 2014. Anche l'ingaggio risultava essere elevato: 850mila euro. Zamparini, dopo le schermaglie dialettiche, ha liberato l'allenatore. Ora si aspetta l'ufficialità dal punto di vista burocratico. Poi, Sannino potrà essere considerato a tutti gli effetti il nuovo allenatore del Chievo.


Si tratta di una scelta ponderata. Sannino piaceva da tempo. E il tecnico che ha fatto la vera gavetta non è sfuggito alle attenzioni della società della Diga. Molto attenta nel considerare i profili professionali dei suoi tesserati. Il nuovo Delneri? No, questo no. Ma a Verona sembra abbiano voglia di iniziare un lungo ciclo dopo avere bruciato carte importanti. Pioli, Corini, lo stesso Di Carlo.


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