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  • 'Cina, non si può più investire nel calcio anche dopo il congresso di ottobre'

    'Cina, non si può più investire nel calcio anche dopo il congresso di ottobre'

    Fu Yixiang, vicepresidente della Camera di commercio italo-cinese, ha dichiarato a TeleLombardia: "In questo momento il calcio è uno di quei settori in cui è proibito investire all'estero per la Cina. La decisione è stata presa in estate e difficilmente cambierà a ottobre, non è previsto un cambiamento in tal senso". 

    "Il Ministero cinese ha dato un indicazione precisa con cui ha decretato gli investimenti favorevoli, quelli non consigliati e quelli vietati. Nel divieto degli investimenti ci sono il settore immobiliare, il turismo, l'intrattenimento e anche il calcio è tra questi cinque settori, c'è scritto precisamente 'no investimenti sui club sportivi'. Con il congresso di ottobre si spera si apra la possibilità di investire in questo settore, ma la vedo difficile. La legge non dice 'fino a ottobre non si può investire', la legge cinese dice che 'non si può investire', non solo fino a ottobre".

    "Dal mio punto di vista esterno: l'Inter l'anno scorso ha investito, quest'anno non ha potuto fare quello che ha fatto l'anno prima. Non è facile spostare il capitale cinese all'estero, specie se non puoi investire su un club sportivo. Ad esempio al Parma tutti aspettano l'autorizzazione degli investimenti cinesi, ma non so se è ancora arrivata l'autorizzazione. Da settembre dello scorso anno era stata ristretta la possibilità di esportare capitali cinesi all'estero, ma quest'anno è uscito proprio un decreto preciso nel quale si dice che non si può investire su quei settori".

    "In Cina si parla di investimenti incomprensibili di Suning per l'Inter, non si capisce quale aiuto potrebbe dare al calcio cinese investire sul club nerazzurro e si può portare a fuga di capitale. Gli investimenti incomprensibili, dove non c'è un ritorno per il Paese, diceva la tv di stato, possono portare a queste cose. Si è parlato di Suning perché è l'azienda più grossa, ma non si parlava solo di Suning. Si è parlato sia dell'acquisizione del Milan, sia dell'Inter e si parlava di investimento incomprensibile: Suning è l'azienda più famosa, quindi è stata più colpita dalla citazione da parte del servizio della tv di Stato".

    "La legge non ha detto fino a quando non si può investire su quei settori, da ottobre in poi si parla del Partito e dei nuovi investimenti, ma non si è parlato di uno svincolo su questa regola. Allora perché Suning ha investito tanto sui diritti tv? E' un argomento differente, c'è un ritorno garantito sul mercato cinese dove Suning ha la sua pay tv con cui trasmette le partite ai tifosi cinesi, quindi è un investimento che ha un ritorno in Cina. La federazione calcistica cinese ha attuato un regolamento per bloccare i grandi trasferimenti: se un club cinese avesse acquistato Neymar a quella cifra, la federazione chiederebbe ulteriori 222 milioni come multa e i soldi sarebbero destinati ai settori giovanili cinesi, quindi il giocatore verrebbe a costare il doppio".

    "Al momento non c'è stata aluna dichiarazione che dice 'a ottobre si cambia', al momento c'è un divieto ad investire su quei settori, questo sicuramente. Suning è un grande gruppo, magari ha altri introiti non cinesi e potrebbe cambiare la situazione. Ma l'Inter ha due problematiche: il problema di esportare i soldi dalla Cina e anche quello di pareggiare il bilancio per il fair play, quindi il problema con l'Uefa. Quello del Milan è un caso a parte, che sinceramente non riesco a giudicare". 

    Il prossimo 18 ottobre inizierà il congresso nazionale del partito comunista cinese, che durerà una settimana. Ma sembrano quindi esserci pessime notizie in arrivo per l'Inter e Suning in particolare.

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