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  • Ciro Ferrara:| 'Sampdoria, non mi sento a rischio'

    Ciro Ferrara:| 'Sampdoria, non mi sento a rischio'

    La quarta sconfitta consecutiva porta per Ciro Ferrara il tempo della riflessione: «Sull’eventuale cambio di modulo sicuramente la faccio. E anche sulla condizione fisica di alcuni elementi. Farò una riflessione a 360 gradi. In una maniera serena, per essere costruttivo e aiutare i ragazzi». La quarta sconfitta lo preoccupa però meno della seconda e della terza: «Perché contro Chievo e Parma avevamo fatto poco a livello di gioco. Oggi soprattutto nel primo tempo il pallino l’abbiamo tenuto noi, anche se non abbiamo finalizzato in porta. La partita ovviamente è cambiata dal primo minuto del secondo tempo. Il gol nato da un nostro errore, ne parleremo domani (oggi, ndr) a Bogliasco e non sono qui per gettare la croce addosso a nessuno, ha portato nervosismo e ansia di recuperare. E così molti passaggi filtranti sono stati intercettati dai centrocampisti avversari e anche dai difensori in anticipo sulle nostre punte. Certo, dopo il gol abbiamo avuto quarantacinque minuti per riprendere la partita e forse non abbiamo gestito nella maniera giusta. È chiaro che come sempre il risultato fa cambiare tutti i giudizi, ma ripeto io non concordo con chi dice che questa prestazione è uguale alle due precedenti».


    Quindi, la Sampdoria non è in crisi: «Non sono d’accordo con chi la pensa così sulla qualità del gioco. L’involuzione c’è in termini di risultati. E la delusione può colpire chi semmai si era fatto delle illusioni particolari. Come ho sempre detto fin da quando abbiamo vinto a San Siro, il nostro obiettivo stagionale è uno e uno solo. E non cambia. Per raggiungerlo dobbiamo superare delle difficoltà e ricordarci che siamo una squadra giovane, in pochi hanno una grande esperienza di A, e che spesso ci schieriamo con otto/undicesimi della squadra della serie B». Domanda diretta: Ferrara, si sente a rischio? «No, non mi ci sento».

    Questo poi il parere del tecnico blucerchiato sulla prova di Lopez: «A Maximilian chiedo determinate cose, tutti i giorni in allenamento lo sprono perché credo che lui ci possa dare tantissimo. I difensori del Cagliari gli lasciavano poco spazio, ha incontrato delle difficoltà e per superarle anche lui deve cercare di muoversi in una maniera diversa». Il tecnico blucerchiato non vuole parlare di assenze: «Dobbiamo essere bravi a non trovare alibi, nonostante questo sia effettivamente un periodo che tra squalifiche e infortunati non sono mai riuscito a schierare la stessa squadra. Tissone ha fatto la sua partita e lo stesso ha fatto Poli che ho voluto rischiare pur sapendo che non poteva avere i novanta minuti nelle gambe. E che ha risposto bene». Sulla tempistica dei cambi, Ferrara ha risposto così: «Icardi è entrato a venti minuti dalla fine perché ho pensato che il momento giusto fosse quello. Né prima, né dopo. Proprio la grande voglia di reagire non ci ha fatto essere lucidi nei momenti necessari del secondo tempo».

    Dopo la prima sconfitta della serie, quella immeritata contro il Napoli, Ferrara aveva chiesto “più punti e meno elogi”. La sua risposta è enigmatica, lascia aperto qualunque tipo di interpretazione: «Sono nell’ambiente del calcio da venticinque anni. So benissimo che basta un attimo per andare fuori strada. Se quel giorno avevo già capito qualcosa? Sì».

    La Sampdoria riprende gli allenamenti già questa mattina a Bogliasco in previsione della trasferta di dopodomani sera (ore 20.45) a San Siro. Rientreranno sicuramente Romero e Costa che hanno scontato il turno di squalifica. Buone possibilità anche per Obiang, mentre restano da valutare le condizioni di Maresca: «Non andiamo in casa dell’Inter battuti in partenza. Andiamo a giocarci la nostra partita. Certamente un risultato positivo sarebbe molto prezioso, anche per rasserenare l’ambiente».


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