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  • Inghilterra-Italia in Champions: primo round agli Oasis, stasera Bryan Adams vs Venditti sotto gli occhi di Ancelotti

    Inghilterra-Italia in Champions: primo round agli Oasis, stasera Bryan Adams vs Venditti sotto gli occhi di Ancelotti

    • Vanni Paleari
    La Champions League ci regala un doppio confronto tra Italia e Inghilterra. Napoli e Roma vanno a esplorare territori musicalmente importanti, soprattutto per quanto riguarda la scena rock, della Gran Bretagna. Manchester e Londra sono da considerare le capitali musicali del Regno Unito e non solo. La prima, con la scena Madchester ha sconvolto la musica negli anni ottanta con le novità elettroniche, psichedeliche e acide di Stone Roses e Happy Mondays

    Dai loro suoni, insieme ovviamente al rock di Beatles, Stones e al punk dei Sex Pistols, sono stati influenzati i fratelli mancuniani più famosi al mondo: i "furono" Oasis Noel e Liam Gallagher. I fratelli coltelli, tornati alla grande con nuova musica nel 2017 ("As You Were", l'album di Liam è uscito lo scorso 6 ottobre, "Who Built The Moon?", disco di Noel, uscirà il prossimo 24 novembre), tra battibecchi e stoccate, al momento sembrano avere in comune un solo grande punto: il tifo per il Manchester City. Entrambi hanno di recente espresso sui social il proprio entusiasmo per il primo posto in Premier della squadra allenata da Pep Guardiola. I fratelli Gallagher rappresentano in pieno lo spirito della Manchester proletaria e operaia, sfacciati all'ennesima potenza e senza peli sulla lingua. Due ragazzacci, un po' scugnizzi, due "facce da cazzo", tutte grinta e cattiveria, che sarebbero perfette nel Napoli che vorrebbe sempre in campo Sarri. 

    Il Napoli, dal canto suo, ha tutte le note giuste per affrontare le bordate musicali che arrivano da Manchester, grazie al suo spartito bellissimo, per citare Guardiola. E poi, in termini di esportazione musicale, la musica partenopea non ha nulla da invidiare ai propri rivali inglesi. Si parla di epoche diverse, ok, ma la canzone classica napoletana ha conquistato il mondo tra il 1800 e il secondo dopoguerra, con canzoni entrate nel cuore anche di alcuni tra i più grandi artisti britannici. Oltre a "'O surdato 'nnammurato" spesso intonato allo stadio San Paolo, è celebre ad esempio la versione di "‘O Sole mio" proposta da Elton John nel fantastico concerto in Piazza del Plebiscito nel 2009, così come è suggestiva la "Te voglio bene assaje" presentata da Paolo Nutini nei suoi ultimi live italiani. Per non parlare di Paul McCartney che, nel 1968, ha addirittura spinto i Beatles a suonare "It’s Now or Never" ("‘O sole mio" nella versione di Elvis) durante la presentazione del singolo Hey Jude. Sir Macca è stato addirittura accusato di plagio, nel 2006, dal compositore italiano Lili Greco, che affermava che "Yesterday" sarebbe stata ispirata alla canzone napoletana "Piccerè Che Vene a Dicere". Un'accusa senza fondamento, che però la dice lunga sullo stretto rapporto musicale fra Napoli e l'Inghilterra. Unione che ha trovato il culmine nella collaborazione tra due stratosferici bluesman: Pino Daniele ed Eric Clapton, due forze della natura che con la chitarra duettavano meglio di Mertens-Insigne e David Silva-Gabriel Jesus. 

    (Nella VIDEO GALLERY si possono ascoltare tutte le canzoni citate in questo pezzo, più la napoletana "Anema e core" interpretata in concerto dal romano Fracesco De Gregori, che sarà a Londra il prossimo 23 ottobre). 

    Ieri sera il Napoli ha perso 2-1 e al triplice fischio finale sono subito partite le note di Wonderwall degli Oasis al City of Manchester Stadium. Oggi tocca a Chelsea-Roma. Londra e la Capitale italiana sono talmente prolifiche dal punto di vista musicale che, in un'ipotetica sfida tra due dream team del rock, ne uscirebbe un incontro da gol secco alle scommesse. L'assurdo, però, sta nel fatto che tra tanti artisti londinesi il più grande supporter musicale dei Blues sia un canadese, nato nell'Ontario, seppur da genitori inglesi. Si tratta di Bryan Adams. Il cantante di "Heaven" e "Summer of 69", che sarà in tour in Italia per sei concerti nel prossimo mese di novembre, nel 1996 ha dedicato al Chelsea il brano "We’re Gonna Win" ed è un assiduo frequentatore di Stamford Bridge. Dove questa sera in tribuna è atteso il doppio ex Carlo Ancelotti, reduce dall'esonero al Bayern Monaco. 

    Il cantautore più vicino alla Roma è invece Antonello Venditti e, al contrario di Adams, è più romano che mai. Venditti è un tifoso viscerale e spesso nel recente passato si è discostato dalla società giallorossa, tanto che nel 2013 girava voce che volesse far togliere alla sua "Roma, Roma" il vessillo di inno ufficiale della squadra. Ora però la solfa è cambiata e le soddisfazioni che regalano De Rossi e compagni hanno riportato da tempo entusiasmo nei tifosi, che mercoledì sera a Londra si aspettano di poter intonare anche un altro successo di Venditti, "Grazie Roma". Non si sa come andrà a finire: l'unica certezza è che i ritmi dentro e fuori dal campo saranno alti. 
     

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