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  • CM in Bulgaria: 'Wikileaks? Qui tutti sapevano...'

    CM in Bulgaria: 'Wikileaks? Qui tutti sapevano...'

    • Germano D'Ambrosio

    Le rivelazioni del sito Wikileaks hanno catapultato il calcio bulgaro sotto i riflettori di tutto il mondo. In un cablogramma del 15 gennaio 2010 firmato da Susan Sutton, incaricata degli affari americani in Bulgaria, si evidenzia infatti come quasi tutte le squadre di club appartengano o siano legate a personaggi della criminalità organizzata. E giù una lunga lista di squadre strettamente connesse ai poteri forti dell'economia bulgara, a loro volta vicini alla mafia locale o a ex membri dei servizi segreti, che sfruttano il calcio per riciclare denaro sporco nonché per motivi di 'immagine'. Nonostante il quadro davvero poco edificante, in Bulgaria sembrano addirittura minimizzare, ormai rassegnati a vivere questa drammatica situazione. Calciomercato.com ha commentato la vicenda con Ivo Stefanov, editorialista e cronista per il sito sportivo Gong.bg e speaker dell’emittente radiofonica Darik.

    Ivo, quali reazioni ha suscitato la pubblicazione di quel cablogramma da parte di Wikileaks?

    'Non si può certo dire che abbia colto i tifosi di sorpresa. Qui tutti conoscono la storia dei presidenti dei club implicati nello scandalo. Todor Batkov ad esempio è l'avvocato del magnate Michael Chorny, il quale ha finanziato il Levski Sofia dal 1998 al 2001, e questo è un retroscena che in Bulgaria è piuttosto noto. Tutti conoscono questi personaggi, che sono i più ricchi del Paese e godono di grandissimo prestigio'.

    Nessuna reazione neanche dai suddetti personaggi, dunque?
    'No, nessuna, proprio a causa di quello che ho detto prima: in Bulgaria tutti sapevano'.

    Lo sapevano grazie anche ad una stampa libera...

    'Certo. La stampa sportiva ha sempre potuto parlare liberamente di queste cose, e ora a maggior ragione continuerà a farlo. La gente ha sempre appreso dai media le storie dei vari Vasil Bojkov, Todor Batkov, Nikolay Gigov, Grisha Ganchev, e le loro connessioni con il mondo del calcio. Perfino i retroscena più sordidi sono stati pubblicati'.

    Almeno la magistratura si è mossa in qualche direzione?
    'In questo momento non ci sono indagini in corso, e allo stato attuale delle cose è impossibile ipotizzare penalizzazioni per i club implicati'.

    Su Wikileaks si legge di partite truccate, e di un campionato sostanzialmente condizionato. Il mondo delle scommesse ne ha risentito?

    'No, il settore sembra non abbia sofferto l'effetto-Wikileaks. Recentemente ci sono state iniziative per stroncare il fenomeno delle scommesse clandestine, ma questo non ha niente a che fare con quanto scritto nel cablogramma'.

    Dunque non si noterà una disaffezione da parte degli appassionati di calcio, dopo questa vicenda...
    'Non credo, non si tratta di uno scandalo di così grave portata. Il calcio bulgaro attualmente ha altri problemi, come ad esempio le pessime condizioni degli stadi e la mancanza di campi sportivi per far allenare i giovani'.

    Al calcio bulgaro non servono medicine?

    'Io credo che tutto sommato il calcio bulgaro, anche in queste condizioni, sia abbastanza regolare. Tuttavia dovrebbe esserci uno screening serio, da parte della Uefa e della Federcalcio nazionale, prima di concedere le licenze ai club'.


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