Germania fa rima con giovani talenti. L'ultimo in ordine di tempo si chiama Kevin Volland e gioca a Monaco di Baviera, ma non nel Bayern, bensì nei rivali cittadini del TSV Monaco 1860. Nato a Marktoberdorf 19 anni fa e cresciuto in Baviera con le maglie di Thalhofen e Thannhausen è entrato nel vivaio del Leoni nel 2004, con il quale ha esordito in Zweite Liga, nell'agosto 2010, entrando al posto dell'ex Reggina Rakic nella sfida con il Verl. Seconda punta mancina a cui piace svariare su tutto il fronte offensivo, Volland ci sa fare molto anche da punto di vista realizzativo come dimostrano i 7 gol in 21 partite della scorsa stagione e i 9 in 19 di questa stagione.

Il suo nome negli ultimi giorni ha fatto il giro della rete per un gol divorato da pochi passi nella sfida contro l'Energie, ma gli addetti ai lavori lo conoscono bene da un paio di anni. Il più veloce a fiutare l'affare è stato l'Hoffenheim che ha acquistato Volland nel 2011 per poco più di 600 mila euro decidendo di lasciarlo maturare a Monaco fino al termine di questa stagione. Il suo cartellino ora vale quattro volte tanto, ma il diretto interessato rimane con i piedi per terra: "Ogni tanto guardo il sito transfermarkt per curiosità, ma non mi monto la testa. So che devo fare molto per diventare un giocatore professionista a tutti gli effetti". La sua prossima tappa sarà Hoffenheim, dove lo aspetta un appartamento che dividerà con la ragazza di sempre Katja e soprattutto la Bundesliga, il calcio dei grandi.

Cresciuto con le magie di Ronaldinho, Ballack e Zidane negli occhi, Volland viene paragonato per il tipo di gioco a Rooney. "Mi piace molto, ma è un paragone che non esiste" si affretta a dire. Rooney è fantacalcio, così come Raphael Schaefer Subotic, Schweinsteiger, Toni Kroos, Farfan, Sven Bender che fanno parte della sua formazione tipo alla Playstation. "Io non mi prendo mai, preferisco che lo facciano i miei compagni".