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  • CALCIO ALLA TV. Stefania Orlando: 'Forza Roma! Ma con Cassano...'

    CALCIO ALLA TV. Stefania Orlando: 'Forza Roma! Ma con Cassano...'

    • Germano D'Ambrosio

    Quello di Stefania Orlando è un volto assai noto per i telespettatori italiani: da 'I fatti vostri' a 'Unomattina in famiglia', senza dimenticare il pre-serale 'Il lotto alle otto'. Ma in pochi sanno che la bellissima soubrette è anche una tifosa della Roma. Calciomercato.com l'ha incontrata in esclusiva.

    Stefania, come sei diventata una lupacchiotta?
    'Un po' per caso. In realtà non vengo da una famiglia di tifosi. Da bambina abitavo in un palazzo nel quale eravamo tutti amici e si giocava insieme nel cortile: eravamo però divisi in due vere e proprie fazioni, quella della Roma e quella della Lazio. Io mi sono ritrovata ad essere sulla sponda giallorossa: mi ricordo infatti che in quel periodo, per gioco ovviamente e senza cattiveria, a quelli che tifavano per la Lazio tiravano i sassi, e allora io per evitare quel trattamento... Poi, con il tempo, me ne sono innamorata'.

    Innamorata fino a che punto?

    'Beh, sono stata a lungo abbonata in Tribuna Tevere, che costava un po' di meno rispetto alla Monte Mario. Poi negli ultimi anni, con tutto quello che si è detto e si è fatto intorno al calcio, ho perso un po' d'entusiasmo: troppi interessi in ballo, troppi giochi di potere... Mi rimangono in mente i derby di qualche anno fa, soprattutto il pre-partita: le curve colorate, gli striscioni, gli sfottò. Anche questo aspetto, però, si è un po' andato a perdere nel tempo. Insomma, la Roma resta la mia squadra perché la fede calcistica non si cambia mai, e qualche volta mi capita ancora di andare allo stadio, ma non mi accoro più come una volta'.

    A quale campione rimani più affezionata?

    'Faccio tre nomi: Bruno Conti, Giuseppe Giannini e Francesco Totti. Mi è piaciuto molto anche Cassano, quando ha giocato qui: si parlò anche di una mia storia con lui all'epoca, ma vi assicuro che non c'è mai stata... Tra gli allenatori, invece, mi piaceva tantissimo Capello'.

    Bella forza: ha riportato lo scudetto dopo 18 anni...
    'Già, e che gioia quel giorno! Scesi anch'io in strada a festeggiare, ma mi ricordo che non mi piacque molto vedere la mia città tutta pitturata di giallorosso, dai marciapiedi ai muri dei palazzi. Un entusiasmo forse eccessivo. Ecco, ci dobbiamo far sempre riconoscere noi romani, pensavo. Certo, sempre meglio che vedere biancoceleste ovunque...'.

    Negli ultimi anni stai lavorando molto anche come cantante. Hai mai pensato di scrivere una canzone sulla Roma? Magari un nuovo inno...

    'Assolutamente no, sarebbe sacrilego anche solo pensarlo. Grazie Roma va più che bene, e poi ci ha sempre portato fortuna…'.


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