Finisce a reti bianche tra Ascoli e Gubbio. Ma il risultato sportivo questo pomeriggio interessava a pochi. Doveva essere l'ultima partita dell'Ascoli Calcio 1898 e della gestione Benigni, come in settimana riportato dalla stampa locale, e così è stato. Al termine dell'assemblea dei soci (assente Benigni) che si è tenuta in mattinata, il presidente dimissionario Nicoletti ha annunciato, davanti a 300 tifosi, l'inevitabile fallimento della società, garantendo comuque che verranno mantenuti categoria, titolo e squadra. Domani Nicoletti sarà in Tribunale. La cronaca della gara. L'undici di Giordano non riesce ad avere la meglio degli ospiti umbri nonostante la doppia superiorità numerica arrivata nel secondo tempo per le espulsioni di Tartaglia al 51' per doppia ammonizione e di Briganti al 61' (rosso diretto per fallo da dietro).

ASCOLI

Squadra a tecnico dell'Ascoli non si sono presentati in sala stampa. Ha parlato solo l'ormai ex presidente Costantino Nicoletti: 'Mi sono trovato in una situazione assurda, mi hanno detto che con cinque milioni di euro si poteva provare a ripianare la situazione, ma la cosa non era neanche lontamente possibile. Io ci ho messo la faccia e mi dispiace che il mio nome sia legato al fallimento della società. Non ho voluto firmare il concordato preventivo'.

GUBBIO

L'allenatore del Gubbio, Christian Bucchi: 'Non mi lamento delle espulsioni. Meritavamo la vittoria, l'Ascoli ha fatto un solo tiro in porta, quando era in superiorità numerica. In attacco Falconieri (anche lui ex come Bucchi, ndr) ha fatto benissimo, come in altre occasioni; è sfortunato perchè in questo periodo gli manca solo il gol. Dispiace vedere l'Ascoli, che ha una grande storia, in una situazione del genere. Magari - mi auguro per loro - da queste cose potrà nascere qualcosa di buono, come è successo ad esempio a Napoli e a Firenze'.