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  • CM STADIO: Spezia-Avellino 1-1

    CM STADIO: Spezia-Avellino 1-1

    • Gianni Salis
    Avellino e Tesser si mettono ancora di traverso sulla voglia matta dello Spezia di ripartire dopo la scoppola di Cesena. Due "bestie nere" per i bianchi liguri che si confermano tali al termine di un match vibrante e carico di emozioni. Un primo tempo di chiara marca ligure, oseremmo dire da squadra da serie A, con almeno quattro nitide occasioni da rete non finalizzate sia per la bravura di Frattali che per la fretta degli spezzini sotot porta, oltre ad altre tre-quattro situazioni pericolose. Lo Spezia parte forte anche perché i biancoverdi provano a giocare a viso aperto, eppure alla prima uscita gli ospiti vanno in gol al 7' sugli sviluppi del loro primo angolo, ma Jidayi commette fallo e l'arbitro annulla. Al 13' è lo Spezia ad andare vicinissimo al gol con Terzi, il cui tiro indirizza la sfera lemme lemme verso la rete ma Bastien appostato nei pressi della linea di porta sventa il pericolo. Ancora i padroni di casa pericolosissimi al 18' ma Frattali d'istinto si supera sul colpo di tacco ravvicinato di Catellani, mentre al 25' dice di no ad un gran colpo di testa di Calaiò rimasto in cielo ad arpionare di testa il cross di Milos. Al 37' è Kvrzic a sprecare: in mezzo all'area, da vero pivot, sul piede perno fa fuori il diretto avversario si gira e a non più di 7-8 metri riesce a non centrare nemmeno lo specchio della porta strozzando troppo col destro con la porta praticamente sguarnita e Frattali impietrito. Mezz'ora di monologo assoluto in cui l'Avellino non riesce neppure a ripartire, e quando lo fa passa in vantaggio: ancora corner, fotocopia di quello di inizio gara, stessa traiettoria e medesimo interprete, Jidayi, che al 41' questa volta in modo pulito mette in rete. Tesser ridisegna la squadra togliendo Insigne e inserendo Chiosa per una difesa a cinque che nelle intenzioni del tecnico di Montebelluna dovrebbe garantire ancora più copertura e solidità. In effetti l'Avellino si fa apprezzare meglio nella ripresa e al 58' Bastien si divora il colpo del ko sull'imbucata di Visconti che lo mette davanti a Chichizola. La stanchezza inizia a farsi sentire soprattutto tra le fila dei padroni di casa dopo il gran dispendio di energie della prima frazione di gioco e così le emozioni si riducono al lumicino. I liguri riescono comunque a trovare il pari al 79' evitando la beffa, anche qui sugli sviluppi di un angolo calciato da Brezovec: sponda di Catellani per il brasiliano che di testa spedisce in rete. Lo Spezia prova a vincerla ma all'81' Gavazzi svirgola da buona pozione con la sfera che colpisce la parte alta della traversa ,mentre all'86' Nenè va sul fondo e serve per Catellani che in spaccata in area colpisce ma il pallone si stampa sulla traversa.

    SPEZIA

    L'allenatore dello Spezia, Nenad Bjelica. "Sì, buon primo tempo, sicuramente il migliore di questa stagione. Abbiamo creato tanto, sviluppato buone trame di gioco, siamo stati aggressivi ed intensi. Non posso certamente chiedere di più ai miei giocatori. Però è anche vero che soffriamo in certi momenti, specialmente a ridosso della fine del primo tempo: era successo in casa con la Pro Vercelli, sette giorni fa a Cesena e si è ripetuto oggi. Arrabbiato? Ovvio, per il risultato, ma non per la prestazione. A fine gara ce l'avevo con Brezovec e con nessun altro, infatti parlavo in croato. Ripeto: ci è mancato il risultato, probabilmente capiterà a noi di vincere senza meritare forse già da Modena".

    AVELLINO

    L'allenatore dell'Avellino, Attilio Tesser: "Sicuramente nel primo tempo loro ci hanno creato parecchi problemi. Lo Spezia è una squadra che gioca bene al calcio, prendendo campo e giocando in ampiezza. Noi abbiamo fatto di necessità virtù e dopo il nostro vantaggio ho tolto Insigne proprio per metterci a cinque dietro. Credo che loro abbiano avuto più difficoltà a trovare spazi ed infatti il pareggio è arrivato su un corner. Per noi diventa fondamentale la gara di martedì contro l'Ascoli. Lì vedremo chi avrò a disposizione e valuterò il da farsi. Gli arbitri? Non sono scarsi: dico, perché ci credo, che il livello della categoria italiana sia il più alto in Europa. Però capisco a cosa vi riferite visto che ricordo la gara di Crotone dell'anno scorso arbitrata dal direttore odierno e gli episodi di allora li ho ben in mente”.
     

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