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CM studia il bilancio dell'Arsenal: vincere non è l'unica cosa che conta

CM studia il bilancio dell'Arsenal: vincere non è l'unica cosa che conta

Il modello Arsenal è interessante perché con la costruzione dello stadio, finanziata anche con la creazione del settore immobiliare (demolizione del vecchio Highbury, con costruzioni di appartamenti) oltre che con l'indebitamento finanziario, sembra dare priorità alla solidità economica-patrimoniale rispetto al successo sportivo. Nel senso che la solidità economica-finanziaria e patrimoniale è propedeutica al successo sportivo. Con l'incremento dei ricavi commerciali, l'Arsenal ha raggiunto una struttura dei ricavi diversificata ed equilibrata. Prima della costruzione dello Stadio hanno fatto leva anche sul player trading. Nella sostanza, hanno venduto i campioni perché servivano soldi perlo stadio. Si pensi a Vieira. La mancanza di successi sportivi però ha suscitato dei malumori tra i tifosi, almeno sul web.

La società “Arsenal Holdings plc” ha chiuso il bilancio consolidato al 31 maggio 2015 con un fatturato consolidato di £ 344,5 milioni (€ 481,5 milioni, ad un cambio 1 € = 0,7155 £) e un utile netto di £ 20 milioni (€ 28 milioni). Nel 2013/14 il fatturato era pari a £ 301,9 milioni e l’utile netto era di £ 7,3 milioni.  
In base a tali dati si può affermare che il fatturato comprensivo del settore immobiliare ha superato, la soglia di 400 milioni di Euro, anche utilizzando il cambio dell’esercizio precedente che era più sfavorevole (al 31.05.2014: 1 € = 0,8135 £).
Il fatturato del Gruppo segna un incremento di £ 42,6 milioni (+14,13%), l’utile netto evidenzia un incremento di £ 12,7 milioni. Anche il settore sportivo, oltre a sfondare, per la seconda volta consecutiva, il tetto dei 300 milioni di sterline di fatturato, per effetto anche del cambio favorevole, ha sfondato il muro dei 400 milioni di Euro. Il Fatturato sportivo, a livello di Gruppo, ha contribuito con un fatturato di £ 329,3 milioni (€ 460,3 milioni) ed un risultato prima delle imposte positivo per £ 11.36 milioni (£ 3,8 milioni nel 2013/14). 
Tra le cause principali dell’aumento di fatturato c’è l’aumento dei ricavi commerciali che hanno evidenziato un incremento complessivo del 33,87%.
L’Arsenal evidenzia una struttura diversificata ed equilibrata dei ricavi. Infatti, il settore sportivo evidenzia: ricavi da gare con un’incidenza del 30,6%; ricavi TV con un’incidenza del 38% e ricavi commerciali con un’incidenza del 31,4%. I ricavi del settore immobiliare sono serviti a cofinanziare la costruzione dello Stadio ed la leva del Player trading appartiene alle passate gestioni, ormai. 
Dal punto di vista sportivo, la stagione 2014/15, ha visto per la seconda volta consecutiva, e per la dodicesima nella sua storia, la vittoria dell’Arsenal nella FA Cup e la qualificazione per la diciottesima volta consecutiva all’UEFA Champions League, grazie al terzo posto in campionato. 

La Strategia di Gruppo e il “cerchio virtuoso”.

Gli Amministratori, in questi anni, hanno cercato di creare una base finanziaria solida, che permettesse di finanziare la costruzione dello Stadio e il ritorno al successo sportivo. 
La strategia a lungo termine è quella di perseguire uno sviluppo sostenibile autosufficiente dal punto di vista economico al fine di conseguire risultati sportivi che determinino l’affermarsi dell'Arsenal Football Club, come squadra di calcio, sia sulla scena nazionale che su quella internazionale.
I fondi generati dal business sono messi a disposizione per ulteriori investimenti nel Club, con l'obiettivo di raggiungere un maggiore livello di successo sul campo che si traduca in ultima analisi, nella conquista di trofei. 

(immagine tratta da: STATEMENT OF ACCOUNTS AND ANNUAL REPORT 2014/15 of Arsenal Holdings Plc)

In linea di massima ed in estrema sintesi il cerchio virtuoso della strategia dell’Arsenal è riassumibile nel fatto che gli investimenti nella prima squadra, con l’acquisto di calciatori, dovrebbero determinare i successi in campo sportivo, che a loro volta alimentano la base dei tifosi e simpatizzanti, che costituiscono la potenziale clientela, che alimenta i ricavi commerciali e quelli da “match day”. Ovviamente con l’aumento dei ricavi si generano profitti che vengono reinvestiti nella prima squadra. Così il cerchio dell’autofinanziamento è chiuso. 

La Struttura dello Stato Patrimoniale. 

Il totale dell’attivo è aumentato da £ 834,6 milioni a £ 919,4 milioni. Pertanto supera abbondantemente la cifra di 1,28 miliardi di Euro. Le immobilizzazioni materiali incidono per il 45,6% e le disponibilità liquide per il  24,8%. 

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,56, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti. Tra questi beni è compresa la voce terreni e fabbricati, inclusiva dello stadio con un valore contabile netto pari a £ 355,9 milioni, circa il 38,71% dell’attivo. 

Il Patrimonio Netto. 

Il patrimonio netto, che corrisponde ai “mezzi propri”, è positivo e ammonta a £ 330,7 milioni (€ 462,1 milioni). L’esercizio precedente era pari a £ 310,6 milioni e pertanto risulta un incremento di £ 20 milioni, dovuto all’utile conseguito nell’esercizio. 
Dal punto di vista strutturale, il rapporto tra patrimonio netto e totale delle attività è pari al 36%. Il Patrimonio Netto finanzia il 96,4% del capitale investito netto. Il capitale circolante netto, ossia la differenza tra attivo corrente e passivo corrente, è positivo per £ 49,5 milioni (€ 69,2 milioni), con un decremento di £ 40,6 milioni rispetto al 2013/14. 

L’Indebitamento Finanziario Netto. 

La Posizione Finanziaria Netta del consolidato di Arsenal Holdings Plc è negativa per £ 5,7 milioni (€ 7,9 milioni). Si pensi che nel 2008/09, si registrava un indebitamento finanziario netto pari a £ 318,1 milioni. Le disponibilità liquide sono ingenti e sono pari a £ 228,17 milioni (€ 318,9 milioni) e rispetto all’esercizio precedente risultano aumentate di £ 20,3 milioni. Il debito finanziario lordo risulta diminuito da £ 240,5 milioni a £ 233,4 milioni (€ 326,8 milioni). Di questi, solo £ 7,1 milioni, hanno la scadenza entro l’esercizio successivo. 

I debiti verso squadre di calcio per trasferimenti giocatori ammontano a £ 80,5 milioni (£ 38,3 milioni nel 2013/14). Mentre i crediti verso squadre di calcio per trasferimenti giocatori ammontano a £ 14,9 milioni (£ 9,5 milioni nel 2013/14).

In base al Regolamento del Fair Play Finanziario, è consigliabile che l’indebitamento di natura finanziaria, al netto delle disponibilità liquide, e comprensivo dei debiti e crediti da trasferimenti calciatori, non sia superiore ai ricavi. L’Arsenal rispetta questo parametro. 

Il Valore della Rosa. 

Il valore contabile netto della rosa, rispetto al 2009/10, è quasi triplicato. Nel 2014/15 ammonta a £ 171,66 milioni (€ 239,9 milioni), mentre l’esercizio precedente era pari a £ 115 milioni. L’incidenza sul totale dell’attivo non corrente è del 18.7%. 

Tra gli investimenti in calciatori effettuati figurano: l’acquisto di Alexis Sanchez, Calum Chambers, Danny Welbeck e Gabriel.
Il rapporto tra Patrimonio Netto e Valore Rosa Calciatori è di 1,9, pertanto il valore della rosa calciatori è ampiamente coperto dai “mezzi propri”. 
Dopo la chiusura del bilancio, per l'Arsenal Football Club plc, la campagna trasferimenti ha determinato un saldo a debito di £ 10.500.000, nel periodo precedente, il saldo a debito era di £ 52.500.000. Questi trasferimenti saranno contabilizzati nell'esercizio 2015/2016. 

La Gestione Economica.

Il fatturato complessivo del Gruppo, al netto della joint venture, aumenta da £ 301,9 milioni del 2013/14 a £ 344,5 milioni. L’incremento registrato è stato del 14,13% ed è dovuto principalmente ai ricavi commerciali, che sono aumentati del 33,8%. Il settore immobiliare evidenzia un fatturato di £ 15,2 milioni con una variazione positiva di £ 12 milioni rispetto al 2013/14. 

Il Settore Immobiliare.
In generale, l'attività nel business immobiliare del Gruppo, da alcuni anni, è ad un livello molto basso, con ricavi che riguardano solo l'affitto di alcuni cespiti commerciali di proprietà, come la palestra ad Highbury Square e vendita dei restanti posti auto ad Highbury Square.

Tuttavia, una delle vendite di terreni del Gruppo, effettuata negli anni precedenti, riservava al Gruppo un quota di partecipazione per le eventuali vendite oltre un certo numero di appartamenti. Trattasi, di fatto, di una partecipazione agli utili, sui ricavi derivanti dal numero delle unità abitative in eccesso ad un determinato livello prestabilito. Poiché il progetto residenziale ha ormai raggiunto uno stadio sufficiente di completamento, è stato determinato l’importo spettante, ed è stato imputato per l’esercizio 2014/15, in relazione al settore del business immobiliare del Gruppo.
Il fatturato relativo al settore immobiliare aumenta di £ 11,97 milioni, precisamente da £ 3,2 milioni a £ 15,2 milioni (€ 21,2 milioni).  I costi operativi del settore immobiliare diminuiscono da £ 2,8 milioni a £ 2,2 milioni. Il risultato operativo è di £ 12,9 milioni.
Il risultato del settore immobiliare prima delle imposte è aumentato a £ 831 mila a £ 13,3 milioni.
In quattordici anni, dal 2001/02 al 2014/15, il Settore Immobiliare dell’Arsenal ha fatturato 462,8 milioni di Sterline e ha contribuito positivamente alla redditività del Gruppo con 67 milioni di Sterline. 

Il rapporto Pre Tax Profit e Turnover è del 14,5% circa. Questo significa che ogni 100 Sterline fatturate se ne sono guadagnate circa 14,5. Indubbiamente, anche il settore immobiliare ha contribuito positivamente alla copertura finanziaria per la costruzione dello stadio. 

Il Settore Sportivo.

Il grafico che mostra l’evoluzione del fatturato, evidenzia il “salto” di qualità dei ricavi da “match day” con l’entrata in funzione dell’Emirates, ma anche l’aumento più che proporzionale degli altri ricavi rispetto ai ricavi da “mach day”, che hanno permesso di evidenziare un tasso di crescita del fatturato superiore a quello dei ricavi da “match day”. Il sorpasso dei ricavi media rispetto ai ricavi da match day avviene nel 2013/14 col nuovo contratto dei diritti TV della Premier League. 

Il fatturato imputabile alla gestione sportiva, comprensivo dei ricavi per i prestiti dei calciatori, risulta in crescita del 23%, da £ 298,7 milioni da £ 329,3 milioni (€ 460,3 milioni).

L’Arsenal, per quanto riguarda il settore calcio, evidenzia un fatturato equidistribuito, perché dipende per il 30,6% dai ricavi da gare, per il 38% dai ricavi TV e per il 31,4% dai ricavi commerciali. 

I ricavi commerciali aumentano complessivamente da £ 77,1 milioni del 2013/14 a £ 103,3 milioni. Praticamente sono raddoppiati nel volgere di un triennio, perché nel 2011/12 ammontavano a £ 52,5 milioni. I ricavi da merchandising aumentano del 37,6% a £ 24,7 milioni (£ 17,9 nel 2013/14). I ricavi commerciali da Sponsorizzazioni e pubblicità registrano la cifra di £ 78,6 milioni (£ 59,2 nel 2012/13), con un incremento del 32,7%. Il rinnovo del contratto di sponsorizzazione con “Emirates Airlines”, avvenuto nel 2012/2013, riportava un importo complessivo di £ 150 milioni, che dovrà essere ripartiti sulla nuova durata del contratto. Il contratto di “naming rights” con “Emirates Airlines” scadrà nel 2028, mentre quello riguardante la sponsorizzazione della maglia scadrà nel 2019. Pertanto, la ragione principale della crescita del fatturato del settore calcio è la nuova partnership con PUMA, iniziata nel Luglio 2014. Tale sponsorizzazione ha avuto un forte impatto positivo oltre che per i ricavi da sponsorizzazione, anche per la vendita al dettaglio e il licensing. Inoltre, sono aumentati i ricavi da sponsor secondari. 

Costo dei dipendenti. 

Il costo del personale continua ad essere di gran lunga la più importante voce di costo e ammonta a £ 192,2 milioni (€ 268,6 milioni), con un incremento del 15,5%, rispetto ai 166,4 milioni di sterline del 2013/14. L’aumento è dovuto principalmente all’acquisto di nuovi calciatori, ad alcuni rinnovi contrattuali e all’impatto dei bonus per la qualificazione diretta ai gironi della Champions League. L’incidenza sul fatturato del settore calcio senza Player Trading è del 58,4% (55,7% nel 2012/13).
La media del numero dei dipendenti, durante il 2014/15, è stata di 605, di cui: 66 “Playing staff”; 95 “Training staff”; 345 Administrative staff e 97 “Ground staff”.
In aggiunta, sono stati utilizzati in media circa 830 “temporary staff” nei giorni di “match days” (2013/14: 860). 

Conclusioni.
Molti sono i dati del bilancio consolidato da giudicare positivamente in ottica Fair Play Finanziario. Con la seconda vittoria consecutiva in FA CUP, si sta confermando il ritorno al successo sportivo, la cui mancanza da diversi anni era messa in evidenza da alcuni tifosi.
Gli Amministratori del club, dopo aver messo al sicuro la solidità finanziaria del club, che
ha permesso di conservare tutti i calciatori chiave e completare l’organico della prima squadra con alcuni calciatori di alta qualità, per conseguire un business sostenibile si sono posti come obiettivo fondamentale quello della crescita dei ricavi commerciali. Alla luce dei dati del bilancio consolidato 2014/15, anche tale obiettivo sembra raggiunto. 

Non resta che migliorare sotto l’aspetto dei risultati sportivi. Sembrerebbe che la gestione dell’Arsenal in questi anni, col discorso legato allo stadio, abbia considerato il perseguimento della solidità economica-patrimoniale e finanziaria come la premessa del successo sportivo. 

di Luca Marotta
@LucaMarotta2
 


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