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  • Violamania: Cognigni ma come fai a criticare Pradè e Macia?

    Violamania: Cognigni ma come fai a criticare Pradè e Macia?

    • Stefano Del Corona
    Purtroppo per la Fiorentina è un momento in cui bilanci e fatturati sembrano contare più che i risultati del campo. E allora grandi sorrisi vengono dalla dirigenza per essere riusciti a ripianare il buco che si era creato negli ultimi anni e per aver chiuso l'ultimo bilancio con un rosso di soli 4 milioni di euro.

    Che tutto questo sia stato ottenuto depauperando un patrimonio tecnico importante, senza aver fatto un acquisto significativo (Saponara a parte) nell'ultimo anno e mezzo, anche quando la squadra rischiava di poter competere per scudetto e Champions League, ovviamente passa in secondo piano, perché, ribadiamo, i conti sono sacri e vengono prima di tutto.

    Questa preminenza del fattore economico fa riportare alla mente le pesanti critiche fatte dal presidente esecutivo Cognigni al duo Pradè-Macia, rei a suo dire di aver creato quel rosso da 37 milioni di euro di cui si è parlato in società a lungo (e se ne parla ancora). Ma caro Cognigni, intanto non doveva supervisionare lei l'operato del duo? E poi, sappiamo che di calcio ne capisce il giusto, ma anche un cieco si sarebbe accorto che hanno fatto un vero miracolo sportivo costruendo una squadra con poche risorse a disposizione e che, se avesse avuto più fortuna (o meno infortuni) avrebbe lottato per traguardi davvero di primo livello. Niente a che vedere con la pochezza tecnica attuale.
    Tutto questo discorso per dire cosa? Che alla Fiorentina c'è bisogno di invertire gli addendi e di tornare finalmente prima a pensare al calcio e al campo e poi a tutto il resto. Altrimenti le conseguenze sono quelle che abbiamo tutti sotto gli occhi in questo momento.
     

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