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  • Collina: 'Matri? Convalidato dall'arbitro di porta'

    Collina: 'Matri? Convalidato dall'arbitro di porta'

    Nel giorno del suo 53esimo compleanno Pierluigi Collina è intervenuto a Radio Sportiva ripercorrendo la sua lunga carriera di arbitro: “Mi piace ricordare, oltre alle grandi finali, anche l'ultima partita diretta (Pavia-Bari di Coppa Italia del 21 agosto 2005, terminata ai rigori, ndr) è contata molto per me, è stata talmente lunga che sembrava i giocatori volessero darmi una mano allungando la mia ultima apparizione”.
     
    SUL PRESENTE DA DESIGNATORE UEFA - “Per fortuna il mio rapporto con il calcio non è finito lì, ripartendo da un'altra parte nel panorama del pallone, avendo ancora grandi soddisfazioni. Sono pochi quelli che possono svolgere il lavoro nel settore che amano, sono fortunato. Se mi manca il campo? Molto, ogni tanto per eventi di beneficenza mi diverto a dirigere ancora qualche gara, ma di tutto il resto non ho nostalgia, specialmente del caos e delle polemiche del lunedì mattina”.
     
    SU RAPPORTI CON CALCIATORI E TECNICI “Mourinho una volta disse che dovevano assegnare a me il pallone d'oro, oltre che ringraziarlo non posso che ribadire che rimane un grandissimo allenatore, non a caso tra i pochi ad aver vinto in diversi campionati. Chi ha una personalità forte tende ad esprimerla, conservo con affetto una fotografia assieme a Roy Keane, giocatore di grande carisma e molto rude, ma questo non significa averne poca stima”. 
     
    SU CONDIZIONE DEGLI ARBITRI “In Europa e in Italia ormai è sempre più difficile distinguere il direttore di gara dal giocatore, perché i fischietti sono sempre più preparati fisicamente. E' stata un'impostazione da me fortemente voluta, che ci porta a fare una ampia selezione, correre con uno zaino sulle spalle non è la cosa migliore da fare anche per questo occorre essere degli atleti e avere la giusta condizione fisica”.
     
    SU CAMPIONATI CON ARBITRI STRANIERI “Periodicamente viene affrontato questo argomento. Rimango convinto che ogni campionato ha le sue specifiche e gli arbitri nazionali al momento attuale rimangono la soluzione migliore, non c'è l'esigenza di cambiare per forza”. 
     
    SU ARBITRI DI PORTA “Stiamo portando avanti quella che da una sperimentazione è diventata una prassi nel giro di pochissimo con oltre 1400 partite già arbitrate con questa nuova formula. Per la serie A, considerate che la decisione ufficiale arrivò a ridosso dell'inizio del campionato ed era difficile attrezzarsi in breve, il giudizio non può che essere positivo. Non a caso sono diminutite molte le trattenute e le mischie in area di rigore. Oltre che su questa situazione specifica, si da un aiuto concreto all'arbitro tanto se qualcosa avviene lontano dal suo sguardo, tanto fornendo una seconda visione da diversa angolatura dello stesso episodio”. 
     
    SU GOL DI MATRI IN CHAMPIONS “Vi assicuro che il gol era stato già convalidato dall'arbitro di porta, non capisco di cosa ci si lamenti. C'è stato solo un piccolo fisiologico ritardo come sempre sarà se si calcola il tempo tra l'episodio, la decisione dell'arbitro, la comunicazione al primo direttore di gara ed eventuali interferenze dovute all'ambiente, vedi il frastuono assordante del Celtic Park.
     
    SU MANI DI GRANQUIST IN JUVE GENOA “L'interpretazione dei regolamenti spetta all'Ifab, che decide sulle regole; comunque rileggendo i criteri per il fallo di mano, l'episodio di Granquist in Genoa Juventus dove il giocatore si calcia la palla sulla mano, in quella posizione, può rientrare tra i termini dell'involontarietà”. 

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