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  • Collina un problema per gli azzurri?

    Collina un problema per gli azzurri?

    • Luca Borioni
    Da VivoPerLei
    Zebra Point scrive:


    Collina, designatore UEFA si sta dimostrando la peggior iattura che potesse capitare al calcio italiano,

    Dopo aver passato un anno a mandare arbitri che hanno massacrato Napoli, Roma e Juventus nelle Coppe Europee eccolo di nuovo nel suo ruolo di antiitaliano agli europei.
    La designazione di un arbitro turco per la partita fra Italia e Spagna in un momento in cui dalla Turchia arrivavano prime pagine di giornali che invitavano il popolo turco a boicottare la pizza e i prodotti italiani per reazione ad un presunto "biscotto" che li avrebbe estromessi dagli europei è, quantomeno, intempestivo.
    Ma Collina ha favorito spagnoli e tedeschi in tutta la stagione scorsa a discapito delle squadre italiane, mandando ad arbitrare fenomeni che tutto han fatto meno che essere imparziali.
    E non contento, per dare una mano agli spagnoli, manda ad arbitrare un turco, nel mezzo delle polemiche fra Turchia e Italia, la partita dell'Italia.
    E che turco, quello che non ha visto il rigore ed ha arbitrato a senso unico la finale fra Juventus e Barcellona di Berlino.
    Bhè, che Collina abbia fatto della politica la sua mamma adottiva e che, per compiacere il palazzosia disposto a calpestare ogni cosa si sapeva da anni in Italia.
    Dalla partita di Perugia lo sapevano gli Juventini.
    Ma da altre partite lo hanno scoperto negli ultimi anni anche gli altri italiani.
    Ma vendere la propria nazione a tedechi e spagnoli è uno schifo degno del peggior politico italiano.
    Collina è come Monti, un salvatore della patria di cui faremmo veramente a meno.
    Aperiamo che con la Germania non ci mandi un arbitro svedese.
    Certo va già bene che non ce ne può mandare uno tedesco, ma non è detto che non ci riesca.
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    Luca Borioni risponde:

    Collina ha sempre flirtato con il potere, questo sì. È stato un arbitro di buon livello che ha fatto una carriera straordinaria soprattutto fuori dal campo, ma mettendo proprio sul campo le premesse per i suoi successi diplomatici. Nell'era dell'immagine, ha sfruttato perfettamente la sua, di immagine. Quello che per altri arbitri, specie nelle categorie inferiori, sarebbe stato più che altro un problema da gestire (la calvizie, oggetto di scherno) è diventato per Collina un puno di forza. Collina, l'arbitro italiano glabro con lo sguardo truce. Questione di carisma, qualcosa di molto importante specie se sei chiamato a gestire situazioni difficili e devi prendere decisioni immediate, cioè se devi arbitrare. Tutti hanno imparato presto a conoscerlo e con la sua personalità si è fatto rispettare.   
    Diverso il discorso tecnico. Collina, da arbitro, ha mostrato carenze nelle decisioni e nelle valutazioni dei falli di gioco che però sono sempre passate in secondo piano rispetto, appunto, alla forza della sua personalità. 
    Logico che questo dettaglio gli abbia permesso di gestire al meglio i rapporti con il potere. Sia per fare carriera con il fischietto, sia per proseguire in seguito dalla scrivania. E il successo internazionale gli ha poi permesso di ottenere ingaggi milionari. Fino al ruolo attuale da designatore Uefa. 
    Detto questo, non credo che le scelte di Collina siano mirate a favorire od ostacolare una nazionale rispetto a un'altra. Mi ricollego invece al discorso di prima: Collina non brillava per l'acume nelle decisioni tecniche da arbitro e probabilmente non brilla adesso nella valutazione dei suoi direttori di gara. Come ha dimostrato con la designazione di Cakir, davvero spiazzante nella valutazione di certi contrasti di gioco (oppure con l'eccessiva fiducia mostrata in più occasioni verso Rizzoli). Vedremo alla prossima occasione, incorciando le dita.
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