La sosta per le nazionali autorizza riflessioni intense sul calo di forma del Napoli e, soprattutto, sulle difficoltà della difesa certificate dai numeri: quattordici gol subiti nelle ultime nove giornate, ovvero da quando manca Raul Albiol. È davvero questo – l’assenza dello spagnolo, out dal 28 settembre contro il Benfica - il motivo principale alla base del blackout che sta coinvolgendo tutti, nessuno escluso? “Credo proprio di sì - spiega Francesco Colonnese alle colonne del “Roma”, ex difensore azzurro dal ’95 al ’97 -. La presenza dello spagnolo è fondamentale in questa difesa ed anche gli errori di Reina stanno pesando molto. I due fattori hanno tolto sicurezza all’intero reparto. Il portiere non è esente da colpe, così come gli altri singoli che, nell’ultimo periodo, sono vittime di incertezze”.

A pagare maggiormente per l’assenza di Albiol è il suo fido compagno di reparto, Koulibaly: “L’azione del Napoli parte quasi sempre dai piedi dello spagnolo. Ora che Albiol manca è il senegalese ad impostare, ma le sue caratteristiche sono altre ed è per questo che anche lui cade in errori quando esce palla al piede. Koulibaly è un grande marcatore ma quando imposta ha dei limiti”. Rimandato anche il mercato estivo con la scelta di puntare 25 milioni su Maksimovic: “Non mi sta convincendo – prosegue Colonnese –, perché ha giocato per anni in una difesa a tre ed ora sta subendo il passaggio ad una linea a quattro. Non è facile adattarsi ad un nuovo sistema. Il suo acquisto non mi ha fatto impazzire, attualmente preferisco Chiriches: lo vedo più pronto tatticamente”