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  • Colpo Juventus:|Vucinic entro lunedì

    Colpo Juventus:|Vucinic entro lunedì

    Alla riapertura del campo base di Vinovo, lunedì prossimo, Antonio Conte dovrebbe ritrovarsi arruolato juventino Mirko Vucinic. Come da aspirazioni, e indicazioni: né top né bass player, semplicemente un gran giocatore. Soprattutto, piuttosto duttile per il telaio del tecnico: prima o seconda punta, esterno sinistro all'occorrenza, il montenegrino davanti sa far ogni mestiere. Vale la pena prenderlo, allora, tra oggi e lunedì appunto, quando Juve, Roma e il procuratore Alessandro Lucci si vedranno per l'appuntamento decisivo. Ma già ieri, comunque, dopo i colloqui fino a tarda notte di mercoledì in un ristorante milanese, molte cose sono andare a posto. I due club devono trovare un punto d'incontro tra i 15 e i 18 milioni di euro, miscelando clausole e bonus. Per il giocatore resta da decidere se il contratto sarà quadriennale o triennale, con retribuzione fissa da 3,5 milioni, oltre a una quota variabile legata al rendimento.


    In principio fu Sanchez, Aguero, e poi Rossi. Sarà Vucinic. Questione di vile pecunia, anche: il «Niño Maravilla» viaggiava attorno ai 40 milioni di prezzo, idem «El Kun» che richiedeva pure uno stipendio da nababbo, e per «Pepito» il Villarreal non ha mai applicato i saldi al cartellino da 30 milioni. Poi, chiaro, si sarebbe pagata anche la gioventù dei 23 anni, mentre Vucinic tra poco virerà ai 28. All'incasso, comunque, nella bottega della Roma si comprerà alla metà, euro più euro meno. E non è detto che nelle mani di Conte arrivi un pezzo meno utile. O comunque più funzionale al progetto di gioco. Su tutto, la versatilità del montenegrino, che con Spalletti s'è girato l'intero fronte offensivo. Alla Juve gli potrebbe capitare uguale, anche se all'atto dell'acquisto verrà catalogato come attaccante. Dunque s'alternerà con Matri e Quagliarella, cose che, per esempio, non avrebbe potuto fare Rossi, fantastica seconda punta. Mettendo sulla bilancia ogni cosa, pare più un affare Vucinic a 15 che Rossi a 30.

    «Pepito» ha più gol nei piedi, o almeno così tramandano gli almanacchi, ma è comunque dura contestare il talento del montenegrino. Sa usare destro e sinistro, ha dribbling e giocate da brasiliano che, si narra, provasse in interminabili partite alla playstation. Piuttosto, dovrà essere tenuto d'occhio il fisico, perché guai ne ha avuti, e sotto controllo il temperamento, di stirpe slava. A occhio, più che l'esterno farà la punta, che poi sarebbe il mestiere preferito. Non che non funzioni largo, come lo testò Spalletti: ma poi la porta si rimpicciolisce, il gol scompare, e lui s'arrabbia. Quella di piazzarlo nel settore mancino, resterà però un'opzione per Conte, per spingere agli estremi il suo 4-2-4. Nel caso, andrà dosato con cura.

    Si cerca una faccia anche in difesa, per dare al tecnico bianconero il quarto centrale. Da qualche giorno s'è candidato Diego Lugano, 31 anni a novembre, capitano dell'Urugauy, e da cinque al Fenerbahce. Un'ipotesi da non scartare, ma non la prima scelta, visto che il suo agente, Juan Figer, era ieri in Italia ed è stato segnalato dalle parti dell'ad bianconero Beppe Marotta.

    Potrebbe essere un affare gratis. Lugano ha il contratto in scadenza a giugno 2013, e una clausola da 3,5 milioni, ma è pure vero che potrebbe liberarsi dal club turco: il Fenerbahce rischia infatti la retrocessione in serie B per lo scandalo scommesse che ha già portato in carcere il presidente, Aziz Yildirim, arrestato per frode sportiva. Senza frode, invece, la Juve è riuscita a cedere Momo Sissoko al Paris Saint Germain, dopo cinque mesi di inattività. Ieri è arrivata l'ufficializzazione: 7 milioni, più uno di bonus se il Psg andrà in Champions, generando una plusvalenza di 2,8 milioni nel bilancio bianconero. Qui siamo senza dubbio al top.


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