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  • Come hanno speso i club di Serie A: Inter, quante incognite. Toro da Oscar

    Come hanno speso i club di Serie A: Inter, quante incognite. Toro da Oscar

    • Fabrizio Romano
    Continua la nostra analisi sull'incidenza degli acquisti sulle squadre. Il mercato, specialmente quello estivo, spesso è fonte di sogni e desideri da realizzare. Può essere la risorsa ideale per trovare il grande acquisto, completare la rosa, costruire un gruppo importante. Ma può anche trasformarsi in incubo: un colpo sbagliato, magari un'intera campagna acquisti da dimenticare. Come hanno speso i club di Serie A sul mercato estivo? Qual è il rendimento dei nuovi acquisti fin qui? La valutazione andrà da un impatto acquisti sulla resa di squadra da un livello 1 a un livello 3. Dopo le squadre analizzate due giorni fa e ieri, ecco gli ultimi 6 club sotto esame.

    INTER livello 2 - Qualcosa di buono sommato a qualcosa di incomprensibile. Joao Mario serviva a questa squadra, pur se costato tanto; Candreva è un ottimo acquisto anche se ha reso a livello normale fin qui. Ma tanti punti interrogativi: Banega a zero è un colpo, in campo però non trova la posizione ideale. Ansaldi è spesso infortunato, ma soprattutto che fine ha fatto Gabigol? Ha avuto davvero senso portarlo subito in Italia? Ad oggi, un talento utilizzato troppo poco per averlo pagato 30 milioni.

    NAPOLI livello 2 - Alcune mosse sono importanti, da Milik (sfortunato, ma che inizio!) a Diawara che ha già preso il posto, 15 milioni di potenzialità reali. Sta crescendo Zielinski, altra operazione intelligente. Ma l'impatto di alcuni acquisti è poco o nulla, anche per via dell'integralismo di Sarri: Rog è costato 13 milioni, mai visto. "Non parla neanche italiano", dicono. Tonelli lo parla benissimo eppure per 10 milioni non ha messo piede in campo. E Giaccherini? Fin qui, utilizzato come una riserva per pochi scampoli di partita. Lecito aspettarsi di più.

    LAZIO livello 3 - Tra mille critiche, Tare con Lotito pesca benissimo quel che doveva: serviva una punta? Arriva Immobile, i numeri parlano per lui: che affare per soli 10 milioni. In difesa, Wallace sta mostrando tutte le sue qualità. E anche Bastos è una bella operazione. Mentre Lukaku si è fatto male, i punti interrogativi sono Leitner e Luis Alberto, fin qui oggetti misteriosi. Il rimpianto dei tifosi laziali è che basterebbe poco per ottenere molto di più, ed è vero; ma gli acquisti di questa estate sono stati quasi tutti azzeccati.

    TORINO livello 3 - Lavoro perfetto del ds Petrachi col presidente Cairo. Riscattano Barreca, scippano Boyé alla Roma al punto da far disperare Sabatini, si regalano giovani futuribili come Lukic e Gustafson. E poi, la sfilata delle star: Ljajic per 7 milioni è un'opera d'arte, Iago Falqué in prestito oneroso a 1,5 milioni un'altra giocata da maestri. Ancora: De Silvestri per soli 3 milioni, terzino affidabile. Rossettini si è preso la difesa insieme a Castan, due titolari messi in rosa. Valdifiori strappato al Napoli nell'affare Maksimovic sta rinascendo su livelli importanti, valutato pochi spiccioli. E per chiudere in bellezza, l'operazione Joe Hart: il portiere dell'Inghilterra che si è preso la porta granata. Mica male...

    GENOA livello 2 - Alcune operazioni come sempre sorprendenti, in stile Preziosi: Miguel Veloso torna a costo zero, bel colpo. Orban è un affare interessante in difesa, Edenilson dall'Udinese un ottimo ritorno. Tutti titolari presi per pochi milioni. Meno positivo l'impatto di Gentiletti, Gio Simeone è una bella scommessa con grandi margini di crescita e sta trovando spazio. Non si è mai visto Brivio sulla fascia dove domina Laxalt, la vera scommessa della stagione è Lucas Ocampos: preso con un riscatto fissato in base ai gol, ha iniziato bene poi si è infortunato. Ma... è tornato segnando. Se esplodesse, sarebbe ennesimo colpo alla Preziosi.

    CROTONE livello 1 - Fa quel che può. Una valanga di acquisti, alcuni di qualità accettabile e altri scomparsi: Rosi, Rohden, Trotta, Crisetig, la permanenza di Capezzi e soprattutto Falcinelli sono buone operazioni. Molte altre incomprensibili, da Cojocaru a Gnahoré. Troppo pochi però i giocatori di categoria.

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