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  • Thohir: 'Chi non salta rossonero è!'

    Thohir: 'Chi non salta rossonero è!'

    Erick Thohir è ufficialmente il nuovo proprietario e, da questa mattina, anche il nuovo presidente dell'Inter. Massimo Moratti ha scelto di farsi da parte, di restare come figura di rappresentanza, quella di presidente onorario. Usciti dal consiglio di amministrazione, che ha sancito l'approdo del magnate indonesiano e del suo staff all'interno del nuovo CdA nerazzurro, Moratti e Thohir si sono concessi in una lunga conferenza congiunta che rappresenta, a tutti gli effetti, il passaggio di consegne fra la vecchia e la nuova proprietà.

    Apre la conferenza Moratti che precisa il perchè della scelta di non rimanere, da presidente, nella nuova Inter: "non è nostra abitudine nè di mio figlio né mia avere sulle spalle gli altri. Molto sinceramente la carica di presidente onoraria e vicepresidente per mio figlio ci permetterà di restare comunque vicino alla squadra.  

    Prende la parola Erick Thohir: "Grazie a tutti per essere qui oggi, questo sogno grazie a Dio si è realizzato. Grazie alla famiglia Moratti, a Massimo per la fiducia e per il supporto nei miei confronti, e per la continuità di supporto che mi darà ancora. Grazie ai miei due principali amici e partner, che da 20 anni lavorano con me. Il nostro impegno è lavorare sodo e duro insieme per il meglio. Grazie alle nostre famiglie, alla mia a quella di Handy (Soetedjo ndr.) e Rosan (Roeslani ndr.), perché ci hanno sempre sostenuto e hanno pregato per noi. Mi aiuteranno quando in piena notte manderò sms a Moratti e ringrazio anche mia moglie per essermi accanto in questa avventura. Grazie anche ai tifosi di tutto il mondo che tramite i media hanno dimostrato vicinanza nei miei confronti. Poi grazie a tutti gli advisor e i consulenti che hanno collaborato per rendere tutto questo possibile. Sarà importante rendere l'Inter una squadra vincente, bella ed entusiasmante da vedere, un club in salute finanziariamente per competere a livello internazionale. Il mondo del calcio sta cambiando, il Financial Fair Play è un aspetto importante. Il nostro obiettivo è rendere questo club più forte. Il nuovo CdA con Angelomario, io, Handy e Rosan promettiamo di lavorare duramente, con Massimo Moratti, con Mazzarri e con la squadra. In questi mesi sono state gettate le basi per il futuro. C'è fiducia in quello che fa Mazzarri, l'obiettivo è fare in modo che l'Inter sia sempre più vincente. 

    Thohir improvvisa poi una battuta: "Chi non salta rossonero è", ma poi prosegue nel suo discorso: "Vorrei citare Giacinto Facchetti, che disse 'il segreto di ogni trionfo è la forza di ogni convinzione'. La nostra convinzione è la passione. Avremo un compito difficile, ma i nostri obiettivi saranno chiari e tutto sarà basato sul lavoro, per continuare a rendere l'Inter quella che Massimo Moratti e la sua famiglia hanno reso negli ultimi 18 anni. Vogliamo continuare così, perché l'Inter sia più competitiva".

    Sul passaggio di consegne, Moratti ha precisato: "E' da un po' di tempo che faccio questo passo e mi sono abituato, ma sono emozionato. I progetti, il futuro, il continuare lo stesso livello di ambizione, è giusto avere un socio che porti qualcosa di nuovo. Quello che portano loro è entusiasmo che viene dai paesi in crescita e vedono questa cosa come un impegno. Abbiamo dei ruoli noi, mio figlio specialmente, io ho un ruolo più affettivo e cercheremo di poter essere utili a loro, sarà un passo di successo per la società".

    Sull'origine della propria passione e sulla possibilità di intervenire sul mercato, Thohir non ha voluto sbilanciarsi, soprattutto dal punto di vista economico: "La serie A era estremamente famosa in Asia negli anni 80 e quando io e i miei partner eravamo adolescenti, la nostra scelta è stata l'Inter. Vogliamo aumentare il numero dei tifosi nerazzurri. Una delle mie doti è la pazienza e per quello ho deciso di entrare nel settore mediatico e anche I miei soci condividono con me questa pazienza, da parte nostra vogliamo portare la nostra pazienza, la nostra competenza commerciale ed unirla alla competenza della famiglia Moratti nel mondo calcio perché l'Inter diventi una società sostenibile".

    Infine Moratti e il suo legame con l'Inter: "Certamente non sono escluso dalla vita della società, cercheremo di lavorare insieme per costruire il futuro e mi sento coinvolto. Da un punto di vista emotivo per me è passione e dovere. Lo senti come forza come dovere, bisogna sentirsi indispensabile alcune volte. Cercherò di fare di tutto perché quello che è unico, e non penso che cambierò, è il mio modo di essere rispetto all'Inter". 

     

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