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  • Conte: 'Che rapporto con i tifosi del Chelsea. Cudicini il mio maestro d'inglese, canto meglio di Ancelotti'

    Conte: 'Che rapporto con i tifosi del Chelsea. Cudicini il mio maestro d'inglese, canto meglio di Ancelotti'

    Antonio Conte si è confessato a 360° sul sito ufficiale del Chelsea, raccontando il suo primo anno alla guida dei Blues e toccando diversi argomenti, dal rapporto con la lingua inglese a quello con i suoi nuovi tifosi. "Ho seguito a lungo il club, molti giocatori italiani hanno giocato qui, ma anche allenatori. Vialli, Zola e anche Di Matteo, con cui ho giocato in Nazionale. Con Gianluca Vialli ho giocato molti anni alla Juve. Abbiamo vinto la Champions League insieme e io sono diventato capitano quando lui se n'è andato". L'allenatore racconta poi i suoi primi mesi lontano dall'Italia: "E' la mia prima esperienza all'estero. All'inizio non è stato semplice. Ma ora mi sto abituando. Sono fortunato, a stare a Londra e in una realtà come quella del Chelsea. Abbiamo un bellissimo centro di allenamento, e un presidente che è molto vicino alla squadra, Abramovich".

    Conte ha aggiunto: "Come mi sono divertito in questi primi mesi? In realtà la mia famiglia è rimasta in Italia e io ho lavorato molto; per divertirmi avrei bisogno di mia moglie e di mia figlia qui. Mia moglie è un cicerone. E' una guida". Sul suo speciale insegnante di inglese: "Cudicini mi aiuta moltissimo; passiamo molto tempo insieme. Ed è anche il mio maestro d'inglese. Dopo le conferenze mi dice quali sono gli errori da correggere. E mi aiuta anche a spiegare le cose correttamente ai giocatori e al club. E' un grande professionista".

    Conte ha parlato del segreto del successo: "Per trionfare non in una partita ma nella guerra, si deve creare un bello spirito di squadra. Si deve sfruttare il potenziale di ogni giocatore al meglio. Per vincere è fondamentale creare un vero gruppo, per potere andare avanti anche nei momenti difficili. Troppi soldi nel calcio? Da giovane ho avuto un'educazione molto rigida. I miei genitori mi hanno insegnato il vero valore dei soldi e che questi non sono tutto. Non è facile per nessuno rifiutare determinate offerte. Ma ripeto, i soldi sono importanti ma non tutto". 

    Sul rapporto con i tifosi del Chelsea: "E' un rapporto incredibile. Mi ricordo dopo la vittoria alla prima giornata contro il West Ham, quando esposero il tricolore. Mi hanno mostrato entusiasmo e passione. E' bellissimo sentire il mio nome durante la partita. Qualche volta mi imbarazza, ma è fantastico. La prima volta mi è successo con l'Everton. Il mio vice mi ha avvisato che stavano cantando per me. E io sentii: 'Antonio, Antonio, Antonio'". 

    Poi una battuta su Carlo Ancelotti, altro tecnico italiano che ha guidato il Chelsea: "Sono un cantante migliore? Sì, posso superarlo nella celebrazione, ma solo se realizziamo il sogno di vincere il titolo".

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