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Conte: 'Chiellini non cambia il mercato della Juventus'

Conte: 'Chiellini non cambia il mercato della Juventus'

«Vorrei fare un augurio e mandare un grosso in bocca al lupo a Tito Villanova, che dovrà affrontare una battaglia molto più impegnativa rispetto a quella calcistica. Il mio augurio è di rivederlo presto sulla panchina del Barca». Il primo pensiero di Antonio Conte, nella conferenza stampa tenuta alla vigilia della sfida contro il Cagliari, va all’allenatore del Barcellona che dovrà affrontare una delicata operazione e che in questi momenti sta ricevendo la solidarietà di tutto il mondo del calcio.

Un messaggio sentito quello di Conte, che si concentra poi sull’ultimo impegno dell’anno. Venerdì sera contro il Cagliari si giocherà al Tardini di Parma. L’ufficializzazione della sede della gara è arrivata solo mercoledì, dopo l’incertezza dei giorni scorsi, e dopo un tira e molla che si è protratto sino all’ultimo: «Fino al tardo pomeriggio di ieri non sapevamo dove avremmo giocato, come preparare il programma, dall’allenamento di oggi e alla partenza, quindi siamo stati danneggiati. Spiace che si arrivi all’ultimo per prendere delle decisioni e mi auguro che queste situazioni facciano riflettere e si possa migliorare».

La Juventus arriva alla sfida contro il Cagliari, incensata da una settimana di lodi sperticate e questo può rappresentare un’insidia per Conte: «Essere elogiati può portare un po’ di presunzione ed è un pericolo, così come la possibilità di avere già con la testa sull’aereo, visto che le valigie per le vacanze saranno già pronte. E’ in questi momenti che voglio risposte importanti, perché la crescita passa anche dal saperli gestire. Questa squadra comunque mi ha sempre sorpreso in positivo e sono convinto che lo farà anche domani».

A Parma non ci sarà Chiellini. Un’assenza pesante perché «Giorgio è un calciatore che tutti vorrebbero avere per quello che dà in campo e fuori. E’ un leader e mi spiace molto per il suo infortunio, ma sono sicuro che tornerà più forte di prima. La squadra riuscirà a sopperire alla sua assenza, per quanto pesante».

In pochi giorni la Juve si è ritrovata con due difensori in meno a disposizione: oltre a Chiellini, infortunato, non c’è più Lucio, tornato in Brasile: «Mi spiace sempre quando un calciatore va via - sottolinea Conte - perché si instaurano anche dei rapporti personali. Di Lucio non posso che parlare bene, si è dimostrato un campionissimo sotto tutti i punti di vista. Avrei avuto bisogno di più tempo per inserirlo in un meccanismo collaudato come la difesa a tre dove non aveva mai giocato. Davanti aveva i titolari della Nazionale italiana, che compongono un reparto di grande affidabilità. Capisco che lui volesse rimettersi in discussione e scendere in campo e si è presentata questa opportunità con il San Paolo. Per quanto dispiaciuto di lasciarci, è stato contento di tornare in Brasile. Per il mercato comunque non cambiano le nostre strategie, perché non sappiamo ancora quanto ci vorrà per recuperare Chiellini e in ogni caso prima ancora del suo infortunio volevamo sopperire alla partenza di Lucio. Inoltre dobbiamo considerare la partenza di Asamoah per la Coppa d’Africa, che lo porterà via a gennaio...».

Per la gara di venerdì Vucinic è in forse: «Valuteremo le sue condizioni, ben sapendo che quando scende in campo la squadra migliora. Cercheremo di gestire il momento: forse per la prima volta abbiamo a che fare con problematiche legate a infortuni».

La Juve arriva all’ultima gara dell’anno forte del titolo di campione d’inverno ottenuto con due giornate di anticipo. Il ruolino di marcia dei bianconeri è talmente impressionante che qualcuno inizia a mettere in dubbio il valore delle avversarie: «Stiamo viaggiando a una velocità straordinaria, ma gli avversari ci sono e sono forti. L’anno scorso al giro di boa avevamo 41 punti, ora li abbiamo con due partite di anticipo e possiamo fare ancora meglio. Detto questo, se alla fine non alzeremo qualcosa, del titolo di campioni d’inverno non so che farmene. Non ci sono più polemiche nei nostri confronti? Beh, anche un cieco vedrebbe che i nostri risultati sono meritati. Architettare polemiche diventa difficile. Il mio augurio per il nuovo anno è che si parli solo di calcio giocato e che vinca il migliore».

Dal campionato, all’Europa. C’è grande attesa per i sorteggi di Champions: «Conosceremo il nome dei prossimi avversari durante l’allenamento, ma questo non intaccherà la nostra attenzione durante il lavoro di oggi. L’ansia positiva del sorteggio fa parte del processo di crescita che abbiamo iniziato. E’ bello vivere questi momenti. Qualunque sia il nome della squadra che dovremo affrontare, ci sarà rispetto per tutti, ma mai paura nei confronti di nessuno».

Del resto i bianconeri sono un gruppo solido affiatato, nel quale spiccano individualità che poche squadre possono vantare. Basti pensare ad Andrea Pirlo: «L’avrei visto benissimo sul podio del Pallone d’Oro e fossi stato un giurato gliel’avrei dato. Certo, non assegnarlo a Messi, che fa 80, 90 gol durante l’anno... La sua bravura e il suo peso specifico sono talmente evidenti che la decisione di darlo a lui non può essere contestata».

Si chiude con il sorriso, scherzando sul tormentone dell’imminente fine del mondo, secondo la profezia Maya: A casa mia non abbiamo fatto scorte di viverei e non ci sono bunker per eventuali cataclismi. Mi auguro comunque di continuare a vedervi - scherza Conte rivolto ai giornalisti - e dire questo è dura...».

E con i giornalisti Conte brinda per gli auguri di Natale dopo la conferenza stampa, ma non prima di aver assegnato l’oscar del 2012 «alla società e ai calciatori. Essere il loro allenatore è un grande onore».

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