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  • Conte è ancora manager del mese! La sua Londra e i segreti del super Chelsea

    Conte è ancora manager del mese! La sua Londra e i segreti del super Chelsea

    • guglielmo Cannavale, inviato a Londra
    Magic moment per Antonio Conte. Ancora, per la seconda volta di fila, è stato premiato come manager del mese (di novembre). Un riconoscimento molto importante in Inghilterra. Non l'unico per il suo Chelsea: di Pedro il gol del mese, Diego Costa ha vinto il premio di miglior giocatore. E oggi c'è stata pure la visite di Andrea Pirlo al centro sportivo di Cobham. Tutto va a gonfie vele: primo posto in classifica e la vittoria al City nell'ultimo turno. Domenica contro il West Bromwich va a caccia della nona vittoria di fila. 

    I SEGRETI DI CONTE - "Per me è difficile godermi Londra, spero di visitarla meglio in futuro ma per ora mi concentro sul lavoro", ha detto Conte in un'intervista. Antonio è così: un grandissimo lavoratore, maniaco dei dettagli. Ha superato giorni difficili (è stato in discussione) e ora vola. Grazie al lavoro. Allenamenti duri, concentrazione, nessuno sgarro: Conte pretende il massimo dai suoi giocatori. Ha fatto fuori i senatori, ma ora il Chelsea è un gruppo compatto. Tra i segreti ci sono anche le cene con la squadra e lo staff al completo, per fare gruppo. Hazard e Diego Costa non sono trattati come delle star, ma è una squadra dove tutti sono al servizio dei compagni. Un po' come era alla Juve e in Nazionale. Il vero segreto è stato il cambio di modulo, dal 4-1-4-1 al 3-4-3, lì c'è stata la svolta. Perché ha dimostrato di puntare sulle sue idee, di avere personalità.

    LA SUA LONDRA - Allenamenti, cene e duro lavoro. Poco relax: quando può, Conte si fa una passeggiata a Chelsea, dove abita. A 20 minuti dallo stadio, in una zona con tanti italiani. E proprio nei ristoranti italiani ama mangiare Antonio, forse per sentirsi un po' più vicino al suo paese, dove torna quando può nei giorni liberi. Ha fatto anche alcune cene con Gianluca Vialli, erano stati compagni alla Juve e l'ex attaccante è stato anche una bandiera del Chelsea. Forse è anche grazie a lui che ha capito subito, perfettamente, lo stile e le richieste del nuovo club. Forse, anche abitare a Chelsea, dove hanno casa anche tanti giocatori e tifosi del club, aiuta.  


     

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